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Dieselgate. I dati falsi potrebbero provocare 1.250 morti l'anno in Italia

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 25/09/2017 who roberto

Stime sugli effetti che la beffa sulle emissioni delle vetture potrebbe avere in Europa

Ogni anno in Europa si presumono dieselgate.jpgcirca 450mila i decessi attribuibili all'inquinamento dell'aria, e sarebbero 4.500 quelli in più causati dal surplus di emissioni dei veicoli diesel rispetto a quanto dichiarato dalle case automobilistiche. Di questi, secondo l'Istituto meteorologico norvegese e l'istituto internazionale Iiasa (International Institute for Applied Systems Analysis), 1.250 morti riguarderebbero l'Italia, che sarebbe così il paese a pagare il conto più alto del Dieselgate.
In uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters, i ricercatori partono da un dato: ogni anno, secondo l'Agenzia europea per l'ambiente, nel Vecchio Continente si stimano 450mila morti premature, probabilmente riconducibili allo smog.
Nei 28 paesi dell'Ue, più Norvegia e Svizzera, poco meno di 10mila decessi potrebbero essere attribuibili alle emissioni di ossidi di azoto (NOx) dei motori diesel e, di questi, 4.560 potrebbero forse essere collegabili alle emissioni in eccesso rispetto ai limiti dichiarati dai produttori.
L'Italia, che con 62 auto per ogni 100 abitanti è la nazione europea con il tasso più alto di motorizzazione, potrebbe essere considerata anche la prima per numero di vittime delle polveri sottili generate dai veicoli diesel: 2.810 all'anno, di cui 1.250 legate al surplus di emissioni.
Seguono la Germania, con 960 decessi annui che potrebbero essere correlati ai NOx in eccesso, e la Francia con 680. Dal lato opposto della classifica ci sono Norvegia, Finlandia e Cipro.
Sulle strade europee si contano oltre 100 milioni di auto diesel, più del doppio che nel resto del mondo. Le loro emissioni di ossidi di azoto, rilevano gli esperti, sono dalle 4 alle 7 volte superiori rispetto a quanto dichiarato dalle aziende produttrici.
A porre un argine dovrebbero essere le norme Ue entrate in vigore questo mese, che per misurare le emissioni prevedono anche i test in condizioni di guida reale e non solo in laboratorio. Nel lungo periodo, tuttavia, la soluzione sembra essere quella di puntare sulle auto elettriche e togliere dalle città i veicoli diesel e a benzina, che emettono sia NOx e particolato nocivi alla salute umana, sia la CO2 che causa il riscaldamento globale nuocendo al Pianeta. Francia e Regno Unito hanno già annunciato lo stop alle vendite di auto nuove con alimentazione diesel e benzina nel 2040, e in Italia le commissioni Ambiente e Lavori pubblici del Senato hanno approvato una risoluzione che impegna il governo a valutare una misura analoga.

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