Dissesto. La Lombardia vara la legge contro il consumo di suolo. Polemiche
Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni: con la nuova legge sul consumo di suolo una svolta epocale. L’assessore Beccalossi: stop al cemento nelle aree verdi e agricole, siamo gli unici in Italia
"Con la nuova Legge sul Consumo di suolo, da oggi, in Lombardia, le aree agricole e verdi non potranno essere più utilizzate per costruire. Si tratta di una svolta epocale, resa possibile con un provvedimento coraggioso e fortemente voluto dalla nostra Giunta e dalla maggioranza che la sostiene". Lo affermano il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi dopo l'approvazione in Consiglio regionale, della Legge sul Consumo di suolo.
"Questo provvedimento - aggiunge il presidente Maroni - era al centro del mio programma elettorale e contiene una serie di norme mirate a tutelare l'ambiente e il paesaggio. Allo stesso tempo rispetta l'autonomia dei Comuni in tema di pianificazione urbanistica. La Legge, inoltre, privilegia la riqualificazione e il recupero delle aree e degli edifici già costruiti".
L'assessore Beccalossi ha ricordato anche gli altri aspetti fortemente innovativi dell'articolato "prime, fra tutte, le misure di incentivazione, sotto forma di diminuzione dei costi e degli oneri di urbanizzazione, per gli interventi di recupero e ristrutturazione del costruito esistente e della valorizzazione delle porzioni di terreno dismessi".
Inoltre, vengono inserite nuove restrizioni e vincoli per i terreni oggi considerati edificabili dai Pgt (Piani di Gestione del Territorio) dei Comuni. Queste aree potranno essere trasformate entro e non oltre i prossimi trenta mesi o torneranno a essere considerate per sempre zone verdi. Durante questo periodo transitorio sono comunque previste restrizioni e disincentivi economici, questa volta sotto forma di aumento dei costi di urbanizzazione.
Con il sistema individuato nella legge, Regione Lombardia sarà inoltre la prima Regione a inserire nel proprio Ptr (Piano territoriale regionale) il raggiungimento dell'obiettivo europeo del consumo di suolo Zero. "La legge - dice il presidente della Commissione Territorio e relatore del provvedimento Alessandro Sala (Lista Maroni) - vuole promuovere in particolare la cosiddetta rigenerazione urbana".
"Il suolo lombardo aveva bisogno di ben altro. Abbiamo tenuto per due giorni interi la maggioranza in Consiglio cercando di ridurre il danno. E in parte ci siamo riusciti. Ma questo rimane un provvedimento sbagliato che nei fatti è troppo debole sul tema della riqualificazione e rigenerazione urbana e soprattutto non ferma l'espansione continua dei centri urbani, l'erosione delle aree agricole e verdi e l'impermeabilizzazione del suolo. Cosa ancor più grave alla luce dei disastri di questi giorni provocati da anni di abuso del territorio". Lo hanno sottolineato i capigruppo di Pd e Patto Civico Enrico Brambilla e Lucia Castellano. "Siamo riusciti comunque ad ottenere dei piccoli ma significativi miglioramenti del testo, chiesti a gran voce anche dalle associazioni ambientaliste e dei Comuni. Grazie ai nostri emendamenti, costruire al di fuori dell'area già urbanizzata sarà più oneroso; inoltre, strade e autostrade e infrastrutture sovraccomunali saranno inserite nel computo del consumo di suolo. Ma ciò non cambia il nostro giudizio verso un impianto normativo che rischia di favorire un aumento della cementificazione nei prossimi mesi. Il nostro voto rimane pertanto convintamente negativo".
"Tra i nostri emendamenti accolti nella legge - ha detto Gianmarco Corbetta (M5Stelle) - figura il disincentivo al consumo di suolo sia dentro che fuori le città: chi vorrà costruire su suolo vergine dovrà pagare di più rispetto ad oggi. Grazie ai nostri emendamenti, la nuova legge impone poi che nei Piani di Governo del Territorio siano identificate aree per la rigenerazione urbana e incentivi per il recupero delle aree dismesse. Abbiamo infine ottenuto misure per la riqualificazione degli spazi agricoli aperti. Resta però il giudizio negativo complessivo su di una legge sbagliata, che nell'impianto generale favorirà comunque il consumo di suolo".