torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Doposmog. I commenti delle città inquinate alle politiche del Governo

where Milano when Lun, 04/01/2016 who redazione

Finanziamenti per i piani antinquinamento, abbassamento delle temperature nelle case, limiti di velocità più basse: le misure piacciono ma non troppo

La Toscana esce soddisfatta dal tavolo straordinario sullo smog convocato a Roma dal ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti con sindaci e presidenti di Regioni. E guarda con interesse e molte aspettative alla misure annunciate per l'acquisto di nuovi bus e il sostegno alla mobilità condivisa, che esce dalla riunione rafforzata. "I 12 milioni annunciati per i Comuni più colpiti dall'emergenza non sono molti, ma se consideriamo che la legge di stabilità stanzia 250 milioni per l'acquisto di nuovi bus – commenta l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli - sono un primo segnale a cui guardare. Il fondo di cui ha parlato il ministro, assieme alla novità di un'unica centrale acquisti nazionale che poi assegnerebbe i mezzi alle Regioni, permetterebbe di acquistarli tutti e subito. Senza problemi legati al pareggio di bilancio e ad un prezzo ribassato". In Toscana la gara unica sul trasporto pubblico locale sostituirà nel corso degli undici anni di contratto i 2.100 mezzi più vecchi sui 2.900 in servizio. “Sommando le due misure – dice Bugli - potremo accelerare a questo punto la sostituzione o rottamarne addirittura più del previsto”.

cnqnbhd400x400.jpegQuanto alle misure da far scattare in caso di emergenza, la proposta della Regione Toscana di abbassare la velocità su tangenziali e autostrade che transitano vicino alle città è stata in parte accolta. Non sono ancora i novanta chilometri proposti a suo tempo per l'A11 e l'A1. "Di fatto però la riduzione di venti chilometri orari quando si verificheranno sette superamenti riguarderà non solo le strade cittadine ma anche autostrade e tangenziali – racconta l'assessore alla presidenza. – Scatterà in contemporanea all'abbassamento di due gradi del riscaldamento d elle abitazioni e alla limitazione all'uso di biomasse nel caso siano presenti sistemi di riscaldamento alternativi".

"Regione Lombardia ha ribadito come il recente Piano regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria (Pria) costituisce uno strumento innovativo ed efficace, che prevede misure fondamentali per dare risposte concrete al problema dell'aumento, in particolare nel periodo invernale, di polveri sottili e inquinanti nell'aria che respiriamo". Lo fa sapere l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, a margine dell'incontro sull'emergenza smog convocato dal ministro. "Tra le misure più importanti previste dal Pria - precisa Terzi - ricordiamo la limitazione della circolazione degli Euro3 diesel in Fascia 1 (dal 15 ottobre 2016), la regolamentazione dell'utilizzo della legna per il riscaldamento domestico e il contenimento delle emissioni di ammoniaca dai reflui zootecnici. Tra gli interventi di maggiore efficacia già realizzati vi è l'estensione della limitazione della circolazione dei veicoli a ulteriori porzioni di territorio: a partire dal 15 ottobre 2015 la misura di estensione delle limitazioni vigenti fino a Euro2 diesel si è applicata ad ulteriori 361 Comuni del territorio lombardo, per un totale di 570 Comuni coinvolti". Tuttavia per la Regione Lombardia queste azioni possono essere risolutive “solo se vengono sostenute dal Governo, con stanziamenti adeguati e, soprattutto, con l'attuazione degli impegni che erano stati sottoscritti il 19 dicembre 2013 tra il Governo e le Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano; mentre, a oggi, i Ministeri interessati non hanno attuato le misure previste dall'Accordo di Programma firmato. Allo stesso tempo - fa notare Claudia Terzi – le misure emergenziali servono solo a far notizia e a peggiorare, come confermato dai dati, la qualità dell'aria, penalizzando lavoratori e cittadini, e non possono essere il centro dell'attenzione delle politiche di un Governo seriamente impegnato a tutelare ambiente e salute dei cittadini".

“Da parte di tutti i rappresentanti delle Istituzioni e del Governo c’è un orientamento molto forte a decisioni di natura strutturale, che sono peraltro quelle che le nostre analisi suggeriscono come significative per risultati apprezzabili e duraturi nel tempo”, Così Bruno Simini, presidente dell’Arpa Lombardia, commenta l’incontro con il Governo. “I dati di questi giorni sembrano infatti confermare che le misure emergenziali – come blocchi parziali del traffico o targhe alterne – non producono effetti apprezzabili rispetto ai livelli di concentrazione degli inquinanti che, in particolare nel bacino padano per via della conformazione orografica, sono invece fortemente condizionati dalle variazioni meteorologiche”.

L’ecologista del Pd milanese Carlo Monguzzi propone che “vengano da subito previsti gli automatismi per le situazioni di emergenza: bastano 5 minuti per copiare la delibera della giunta Rosa-Verde del 1993 che diceva “…dopo un giorno di superamento delle soglie di allarme degli inquinanti scatta il blocco totale del traffico dalle 8 alle 20 nelle zone a rischio della Regione. Le misure proposte ieri dai Comuni ma anche dalla Regione con la limitazione della velocità nelle autostrade 90 km/h, vanno benissimo, sono le cose che ci raccontiamo da trent’ anni, ma bisogna farle. I blocchi di questi giorni non risolvono il problema dello smog (era tecnicamente evidente per la limitatezza oraria e geografica) ma sono un segnale importante per i cittadini che percepiscono che l’Amministrazione interviene e quindi diventano corresponsabili. È però ultranecessario il potenziamento dei mezzi pubblici”.

immagini
Il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti
leggi anche: