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L’economia dell’ambiente. Nespresso, AzzeroCO2 e Legambiente ricuperano il castello di Montiferru

where Oristano when Lun, 05/12/2022 who roberto

Il ripristino ambientale a Cuglieri (Oristano) che nell’incendio del 23, 24 e 25 luglio 2021 ha subito una delle più grandi catastrofi ambientali in Italia

Un’area di 12mila metri quadri nespresso.jpga Cuglieri, in provincia di Oristano, è stata protagonista di un importante intervento di rigenerazione ambientale, con l’obiettivo di ripristinare il patrimonio naturalistico locale andato distrutto a causa del grave incendio che più di un anno fa ha devastato il territorio in quest’area. Un intervento che rientra nell’iniziativa “Le città che respirano” di Nespresso, nata per sostenere e valorizzare il patrimonio ambientale e paesaggistico italiano e intervenire in aree bisognose da un punto di vista di tutela, ripristino ambientale e sostegno del patrimonio naturalistico italiano.

Il progetto “Le città che respirano”, lanciato nel 2020 da Nespresso, rientra nell’iniziativa Mosaico Verde, la grande campagna nazionale di forestazione di aree urbane ed extraurbane e tutela di boschi ideata e promossa da AzzeroCO2 e Legambiente per coinvolgere aziende ed enti pubblici con l’obiettivo di restituire valore al territorio e contrastare i cambiamenti climatici. L’area situata presso il castello del Montiferru, conosciuto come Casteddu Etzu, si trova nel territorio di Cuglieri, paese alle pendici dei rilievi del Montiferru, che a causa dell’incendio del 23, 24 e 25 luglio 2021 ha subito una delle più grandi catastrofi ambientali in Italia. Sono andati distrutti circa 12mila ettari tra bosco e oliveti, che vantavano una tradizione plurisecolare, oltre ad esemplari millenari di oleastri, lecci, corbezzoli e impianti datati che risalivano a oltre 500 anni, divorati dalle fiamme.

L’intervento di tutela ambientale realizzato con il progetto di Nespresso è stato quindi volto al recupero dell’area pubblica e alla pulizia del percorso di accesso al manufatto medievale. Alle pendici del maniero e nella parte di accesso allo stesso, si è provveduto alla ripulitura delle zone bruciate e al recupero delle piante sopravvissute alle fiamme, in particolare alcune ceppaie di leccio. Si è poi proceduto contestualmente alla messa a dimora di oltre 400 piante per ri-naturalizzare l’area. “L’intervento che ha coinvolto Cuglieri dimostra che anche i territori dei paesi più piccoli, colpiti da immani catastrofi ambientali come è capitato a noi lo scorso anno, riescono a conquistare la solidarietà di associazioni e aziende, come Nespresso, sensibili alla rigenerazione di boschi, oliveti, pascoli e siti dal forte legame affettivo con i residenti”, ha detto il sindaco di Cuglieri, Andrea Loche, che ha poi ricordato: “Casteddu Etzu rappresenta un luogo simbolo di questi territori e delle persone che, con le loro migliaia di storie di vita, li hanno vissuti fin dai secoli più lontani. Il progetto di bonifica dell’area e di ripristino rappresenta per le comunità locali un momento di recupero importante che fa bene alla nostra terra e allo straordinario paesaggio che dalle montagne ci accompagna fino al mare”.
“Il progetto di rinaturalizzazione che abbiamo presentato oggi è solo l’ultimo di una serie di azioni che abbiamo intrapreso lungo tutto lo Stivale”, ha aggiunto Silvia Totaro, sustainability manager di Nespresso Italiana.

Alla cerimonia di inaugurazione dell’area sono intervenuti Andrea Loche, Sindaco del Comune di Cuglieri, Pier Paolo Arca, Presidente Associazione Montiferru, Silvia Totaro, Responsabile Sostenibilità di Nespresso Italiana, Annalisa Colombu, Presidente Legambiente Sardegna e Alessandro Martella, Direttore commerciale di AzzeroCO2.

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nespresso