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Economia circolare, l'Italia tra i paesi più virtuosi in Ue

where Roma when Lun, 26/11/2018 who roberto

L'industria del riciclo produce 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto, circa l'1% del Pil italiano

Un'economia che si rigenera, dove gli scarti riciclorifiuti.jpgdiventano materie prime cui dare nuova vita per smettere di riempire la terra di rifiuti e l'aria di CO2. Si chiama economia circolare, e promette di rivoluzionare i sistemi di produzione e consumo su scala globale grazie allo sviluppo tecnologico. L'Italia in questo può essere un punto di riferimento in Ue, anche se gli italiani non ne sono ancora consapevoli. Ad accendere i riflettori è stata la fiera Maker Faire che si è svolta la scorsa settimana a Roma.

L’Italia - spiega un rapporto Agi-Censis presentato alla fiera - è tra le nazioni con il più basso consumo di materiali grezzi in Europa e al primo posto per la circolazione di materiali recuperati all'interno dei processi produttivi, con l'industria del riciclo che - si stima - produce 12,6 miliardi di euro di valore aggiunto, circa l'1% del Pil italiano.
L'Italia è un punto di riferimento in Ue nell'economia circolare (quella del riciclo dei materiali), anche se il nuovo paradigma della circolarità è ancora poco dibattuto nel Paese.

Con 8,5 tonnellate pro-capite contro 13,5 tonnellate della media Ue, il Belpaese ha il più basso consumo domestico di materiali grezzi, ed è tra i più bravi a estrarre valore dalle risorse utilizzate: 3,34 euro di Pil per ogni kg di risorse, a fronte dei 2,2 euro della media europea. Nel 2017 - si legge ancora - il 48% degli italiani ha acquistato o venduto beni usati (+11% sul 2016), con 2 compravendite su 5 avvenute online. Si tratta di un mercato che vale 21 miliardi, l'1,2% del Pil. L'anno scorso, inoltre, gli iscritti al car sharing hanno raggiunto gli 1,31 milioni di persone, il doppio rispetto alle 630mila del 2015.

Nonostante i numeri, il tema dell'economia circolare risulta poco conosciuto e dibattuto nel Paese. L'indagine del Censis, condotta su un migliaio di italiani con cultura elevata e ruoli professionali avanzati, indica che solo il 40% ha una conoscenza approfondita dell'argomento. Per tre su quattro (77,8%) il vantaggio principale sarà per l'ambiente, mentre pochissimi ritengono che l'economia circolare possa avere un impatto su occupazione e Pil.

"L'economia circolare è fatta di tante cose. Un punto di partenza importante è l'educazione al consumo", ha spiegato l'amministratore delegato dell'Eni Claudio De Scalzi, evidenziando la necessità di "partnership pubblico-privato per creare una filiera del rifiuto". Il Cane a sei zampe alla Maker Faire ha portato una sorta di ristorante a 360 gradi che mostra la trasformazione degli scarti di cucina in nuove risorse: dagli oli di frittura esausti si produce il biodiesel; l'umido diventa energia e biocarburante di seconda generazione; con le stoviglie monouso si crea il polistirene espandibile per l'isolamento termico. All'economia circolare è dedicato un intero padiglione della fiera, che apre lo sguardo anche sulla mobilità del futuro. Tra gli stand c'è il maestro di Frosinone che ha inventato un sistema di pannelli fotovoltaici sopra lo scooter per "andare al mare gratis", e l'università di Bologna che con la sua auto ha vinto l'American Solar Challenge: 2.700 chilometri dal Nebraska all'Oregon, attraverso la regione delle montagne rocciose, con la sola spinta del sole.

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