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Ecosistema Urbano. Macerata batte Verbania. Ecco le città più vivibili

where Bari when Lun, 21/11/2016 who redazione

In testa nel rapporto della Legambiente sono Macerata, Verbania, Mantova, Trento e Bolzano. Panorama statico dei centri urbani. Meglio le città medie e piccole, meglio il Nord, male le metropoli

6f2b4e16aebb7cc423db573eff4b018c.jpgMacerata, Verbania, Mantova, Trento e Bolzano. Sono queste le prime cinque città italiane che guidano la classifica delle migliori ecoperformance nella 23esima edizione di Ecosistema Urbano 2016, il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con l'Istituto di ricerca Ambiente Italia e la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore presentato a Bari, da cui emerge un quadro di "diffusa staticità".

Tra le prime dieci troviamo capoluoghi al di sotto degli 80mila abitanti (Macerata, Verbania, Mantova, Belluno, Oristano, Cuneo, Savona), tre centri di medie dimensioni (Trento, Bolzano e Parma) e nessuna grande città. In testa c’è ancora, in prevalenza, il nord del Paese, assieme con due città del centro Italia, la marchigiana Macerata, quest'anno prima su tutte, e la sarda Oristano, ottava. Le ultime cinque sono invece Frosinone e quattro città meridionali: Palermo, Siracusa, Caserta, Vibo Valentia, fanalino di coda della classifica.

In testa c'è dunque Macerata, che scalza dalla vetta Verbania, la vincitrice dello scorso anno, grazie ad alcuni ottimi piazzamenti nei settori chiave della ricerca. Buono il dato relativo al biossido di azoto (NO2), dove Macerata si piazza ottava assoluta con una media di 17,9 microgrammi/mc, così come quello relativo alle polveri sottili (quarto, con una media di 17,0 microgrammig/mc).

Verbania resta tra le primissime, confermando ottimi dati per quel che concerne l'NO dove è dodicesima con 21 microgrammi /mc, nelle medie relative alle polveri sottili con la buona media di 17,0 microgrammi /mc, nelle perdite della rete idrica dove si attesta con il 22,7% di acqua dispersa, e nell'abituale ottimo dato relativo alla raccolta differenziata dei rifiuti, dove Verbania fa meglio di tutti con l'86,2% di raccolta differenziata.

Sul terzo gradino si piazza Mantova per buone performance nelle basse medie dell'NO2 (diciassettesima) e nella dispersione della rete idrica che si ferma al 15,5%.

Quarta è Trento, che centra alcuni ottimi risultati mantenendo comunque una buona media quasi ovunque con pochi scivoloni: appena il 15% di perdite della rete idrica la fanno settima assoluta in questo indice ed è una delle quattro città che arrivano oltre l'80% di raccolta differenziata.

Bolzano, quinta, torna tra i migliori proprio grazie a buone performance complessive e pochi passi falsi. Il capoluogo altoatesino vanta una bassa media nelle concentrazioni delle polveri sottili (Pm10) con appena 19,5 microgrammi /mc che le valgono il quindicesimo posto nella graduatoria.

Tra le grandi città Palermo, terz'ultima, ha risultati accettabili solo per i dati legati all'ozono, tra i più bassi in assoluto, e nel numero di auto circolanti con un non esaltante 57 auto ogni 100 abitanti. Performance deludente anche per Milano (73esima), con i peggiori dati in assoluto per le medie dell'ozono e penultima nelle polveri sottili (fa peggio solo Frosinone), nei consumi idrici (solo Reggio Calabria la supera), e con solo il 4% di copertura dei consumi elettrici domestici provenienti da fonti rinnovabili. Napoli, 82esima, mostra perdite della rete idrica che superano il 40% e infrastrutture dedicate alle bici praticamente quasi inesistenti. Roma (85esima), registra pessime medie per NO2, perdite della rete idrica che sfiorano il 45%, elevata produzione di rifiuti e zero per solare installato su edifici pubblici. Infine, Torino (93esima), fa molto male sia per quel che concerne il biossido di azoto (NO2), in cui va peggio solo Milano, che nelle medie delle polveri sottili (Pm10).

Un maggiore dinamismo sembra caratterizzare tante città medio-piccole che hanno mostrato invece, negli ultimi cinque anni (2011 - 2015), mutamenti significativi. Come Cosenza, che ha più che raddoppiato la raccolta differenziata passando dal 21% al 50%, o Macerata (dal 43% al 74%), Mantova (dal 40% al 77%) o Parma (dal 48% al 72%). A Venezia o Brescia, in controtendenza rispetto all'emorragia d'utenti del resto d'Italia, i passeggeri del trasporto pubblico continuano a crescere, mentre a Verona il calo dell'inquinamento da Pm10 è significativo e ormai, apparentemente, consolidato.

"Questo rapporto racconta un Paese a due velocità - dice la presidente di Legambiente, Rossella Muroni - , quella delle amministrazioni e quella dei cittadini con le associazioni, i comitati di quartiere, le cooperative solidali. Mentre le prime si confermano lente, rigide e quasi impermeabili ai cambiamenti, le seconde spiccano per vivacità e spirito d'iniziativa, con tantissime buone pratiche che, pur coinvolgendo concretamente un condominio, una strada o un quartiere, esprimono un'idea di città e di futuro ben più ampia, in grado di coniugare giustizia sociale e vivibilità, cultura e socialità, economia e ambiente".

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La presidente di Legambiente, Rossella Muroni
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