torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​L’Europa vuole controllare le sostanze cancerogene sul posto di lavoro

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 16/05/2016 who redazione

La Commissione propone una protezione rafforzata dei lavoratori dalle sostanze pericolose

Il cancro costituisce la prima causa di mortalità professionale nell'Ue (53% del totale) e, di conseguenza, il principale fattore di rischio per la salute dei lavoratori nell'Unione europea. Per questo motivo la Commissione di Bruxelles sta studiando una normativa per migliorare le condizioni di sicurezza per i lavoratori e per ridurre i rischi di esposizione alle sostanze cancerogene. Come sono attualmente protetti i lavoratori nel quadro della legislazione Ue? I principi per la protezione dei lavoratori dagli agenti cancerogeni sono stabiliti, a livello di Ue, dalla direttiva quadro generale in materia di salute e sicurezza sul lavoro (89/391/CEE) e dalle direttive che disciplinano specificamente i rischi chimici (in particolare la direttiva sugli agenti chimici e la direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni).

sostanze-cancerogene-pitogramma.pngL'assenza di limiti nazionali di esposizione professionale per alcuni agenti cancerogeni e la fissazione di limiti elevati per altri determinano non solo una protezione inadeguata dei lavoratori dell'Ue, ma anche conseguenze negative per il mercato interno. Si vengono a creare situazioni in cui possono godere di un indebito vantaggio competitivo le imprese situate negli Stati membri che applicano livelli meno rigorosi (assenza di limiti di esposizione professionale oppure limiti di esposizione professionale elevati, che consentono una maggiore esposizione dei lavoratori). La diversità dei limiti nazionali di esposizione professionale può creare incertezza su quali siano le norme adeguate di gestione del rischio.
Da un punto di vista più generale, i limiti di esposizione professionale servono a promuovere la coerenza attraverso la realizzazione di pari condizioni di concorrenza per tutti gli utilizzatori e la definizione di un obiettivo comune per i datori di lavoro, i lavoratori e le autorità preposte ai controlli. La proposta si traduce pertanto in un sistema più efficiente di protezione della salute dei lavoratori nel mercato unico.

In base alla direttiva quadro, i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori devono essere eliminati o ridotti al minimo. La direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni detta una serie di disposizioni concrete riguardanti specificamente gli agenti chimici cancerogeni. I datori di lavoro devono individuare e valutare i rischi per i lavoratori derivanti dall'esposizione a specifici agenti cancerogeni e mutageni e devono prevenire l'esposizione in presenza di rischi. Se possibile, le sostanze cancerogene dovrebbero essere sostituite con prodotti alternativi meno pericolosi; altrimenti, nella misura in cui ciò sia fattibile sotto il profilo tecnico, la fabbricazione e l'utilizzo degli agenti cancerogeni dovrebbero avvenire in un sistema chiuso, per evitare l'esposizione dei lavoratori. Se anche questo è impossibile, bisogna comunque ridurre al minimo l'esposizione dei lavoratori.

In base alla direttiva sugli agenti cancerogeni o mutageni, gli Stati membri possono adottare valori limite nazionali più bassi (quindi più rigorosi) rispetto a quelli dell'Ue, in linea con l'obiettivo ultimo della direttiva, che punta a ridurre al minimo l'esposizione.
In base al contributo fornito da scienziati, datori di lavoro, lavoratori, rappresentanti degli Stati membri e ispettori del lavoro, la Commissione ha proposto valori limite per 13 agenti chimici contenuti in un elenco di agenti chimici individuati come prioritari nel corso della consultazione. Per i restanti agenti chimici, per i quali occorre un'ulteriore analisi, una proposta relativa alla fissazione di valori limite verrà presentata entro la fine del 2016.

Ecco i tredici agenti chimici sotto esame: 1,2-epossipropano (fabbricazione di sostanze chimiche; lubrificanti sintetici, sostanze chimiche utilizzate nella perforazione petrolifera; sistemi poliuretanici), 1,3-butadiene (fabbricazione di prodotti del petrolio raffinati, fabbricazione di articoli in gomma), 2-nitropropano (fabbricazione di prodotti chimici di base, fabbricazione di aeromobili e di veicoli spaziali (uso a valle), acrilamide (fabbricazione di sostanze e prodotti chimici, settori dell'istruzione, della ricerca e dello sviluppo, altre attività d'impresa, sanità e altri servizi sociali, amministrazione pubblica e difesa), bromo-etilene (produzione di sostanze chimiche e prodotti affini; produzione di gomma e materie plastiche; produzione di cuoio e articoli in cuoio; fabbricazione di prodotti in metallo per il commercio all'ingrosso), composti del cromo esavalente (produzione e uso di pigmenti, pitture e rivestimenti di conversione per metalli contenenti cromo, composti cromati utilizzati come prodotti di fondo e di finitura nel settore aerospaziale; ossido di etilene (estrazione di petrolio greggio e di gas naturale; attività dei servizi connessi all'estrazione di petrolio e di gas; fabbricazione di prodotti alimentari, prodotti tessili, sostanze chimiche, prodotti chimici, apparecchi medici, apparecchi di precisione, strumenti ottici, orologi; sterilizzazione ospedaliera e industriale; R&S, amministrazione pubblica e difesa; settore dell'istruzione; sanità e altri servizi sociali), polveri di legno duro (lavorazione del legno, fabbricazione di mobili, costruzioni), idrazina (schiumogeni; pesticidi agricoli; trattamento delle acque), o-toluidina (fabbricazione di sostanze e prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali; fabbricazione di articoli in gomma; ricerca e sviluppo; amministrazione pubblica e difesa; settore dell'istruzione; sanità e altri servizi sociali), silice cristallina respirabile (industria estrattiva, fabbricazione del vetro, settore delle costruzioni, fornitura di energia elettrica, gas, vapore e acqua calda), fibre ceramiche refrattarie (fabbricazione di fibre, produzione, finitura, installazione, rimozione, operazioni di assemblaggio, miscelazione e formatura), cloruro di vinile monomero (fabbricazione di sostanze e prodotti chimici, produzione di Pvc).

immagini
Pittogramma per le sostanze cancerogene
leggi anche: