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Fiumi. Una rete di osservatori controllerà la scarsità d’acqua

where Roma when Lun, 08/02/2016 who michele

Negli otto Distretti idrografici sarà attivato un nuovo strumento di monitoraggio

Un sistema di osservatori permanenti in tutti i distretti idrografici come supporto tecnico-specialistico alle decisioni politiche sul problema della povertà d’acqua che interessa i laghi e i corsi d'acqua italiani. La direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque del ministero dell'Ambiente e il dipartimento della Protezione Civile sono a lavoro per studiare le tempistiche e le modalità di attivazione di nuovi organismi concertativi, o della strutturazione di quelli esistenti, sulla scorta dell'esperienza di alcuni bacini idrografici come il Po e l'Arno.

Verrà fissato nei prossimi giorni un incontro con le Regioni per discutere l'avvio in tempi brevi negli otto Distretti idrografici oggi esistenti (Po, Alpi Orientali, Appennino Settentrionale, Serchio, Appennino Centrale, Appennino Meridionale, Sardegna e Sicilia) di questo nuovo strumento di supporto alle amministrazioni centrali, alle autorità di bacino e alle Regioni nella gestione degli eventi di crisi e nel post-emergenza, che possa svolgere funzione di raccordo continuo tra le istituzioni per la raccolta delle informazioni e per il monitoraggio ambientale. L'organismo, promosso dal Ministero guidato da Gian Luca Galletti in sinergia con il Dipartimento della Protezione Civile, rappresenta un'applicazione reale del "governo integrato della risorsa", con la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti: dai Dicasteri alla Protezione Civile, dalle Regioni all'Anbi, dai consorzi ai gestori idroelettrici. zagarise-dasxgallellioliverioemantella.jpg

Inoltre, alla presenza del presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, è stata firmata a Zagarise la convenzione tra l'amministrazione comunale e il Consorzio di bonifica Ionio Catanzarese per la realizzazione di un invaso collinare nel comune presilano.  "L'accordo - commenta Francesco Vincenzi, presidente dell'Associazione Nazionale Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) - assume un rilievo particolare perché testimonia la strada, che i cambiamenti climatici indicano indispensabile anche per il Nord Italia a prescindere dalle attese ed ora annunciate precipitazioni, che danno ristoro, ma lasciano aperte le problematiche di fondo. L'opera calabrese, infatti, è progettata in un'ottica multifunzionale e costituirà una risorsa essenziale per tutto il comprensorio in caso di incendi boschivi, ma anche per l'agricoltura, il turismo, le attività ricreative e sportive”. L'invaso a Zagarise, alimentato dalle acque del fosso Mitta, avrà una superficie di circa 6.200 metri quadri, una profondità massima di 6 metri ed una capacità di circa 23.000 metri cubi.

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Cerimonia firma della convenzione per l'invaso collinare di Zagarise
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