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Le foreste e il clima. Così l’Altopiano dei Sette Comuni studia come reagire ai disastri

where Vicenza when Lun, 04/04/2022 who roberto

Da un innovativo progetto europeo le indicazioni per possibili interventi nelle aree colpite da disastri naturali

Il 28 e 29 marzo i partner del progettovaia.jpg europeo Life Vaia, tra cui Veneto Agricoltura, si sono incontrati sull’Altopiano di Asiago, a Gallio, per cantierare le attività da realizzare nel 2022. Un importante progetto che punta a valorizzare la riforestazione dei boschi danneggiati attraverso l’agroforestazione innovativa, comprendente la ricostituzione del manto forestale con specie più adatte al clima che sta cambiando e l’introduzione di coltivazioni biologiche e attività apistiche.
Come ricostituire nelle aree colpite da disastri naturali (la tempesta Vaia ne è un chiaro esempio) il manto forestale con specie e varietà vegetali più adatte al clima di oggi e a quello probabilmente più caldo del prossimo futuro? E, per gli operatori di queste aree, quali possono essere le opportunità derivanti dall’introduzione di coltivazioni biologiche temporanee, in particolare di mirtillo e altri piccoli frutti selvatici, e di attività legate all’apicoltura?
Una risposta arriva dal progetto europeo Life Vaia (acronimo di “Valuing Afforestation of damaged woods with Innovative Agroforestry” - Valorizzare la riforestazione di boschi danneggiati attraverso l’agroforestazione innovativa), lanciato nel settembre scorso nell’ambito del Programma europeo per l’Ambiente Life, che punta a sviluppare e valorizzare i prodotti e i servizi sostenibili nelle aree boschive distrutte da eventi naturali, aumentando così la resilienza ecologica, economica e sociale degli ecosistemi forestali. Tutto questo in un contesto di cambiamenti climatici globali in atto, che assolutamente devono essere tenuti in considerazione quando si attuano interventi di questo tipo.
 
Insieme per l’ambiente
Il progetto Life Vaia, della durata di cinque anni e con un budget di quasi 6 milioni di euro, vede quale soggetto capofila l’azienda alimentare Rigoni di Asiago e, tra i partner, Veneto Agricoltura, l'Università di Padova-Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (Tesaf), la Fondazione Edmund Mach di Trento, i Comuni di Asiago e di Gallio, l'Association Française d’Agroforesterie, la World Biodiversity Association (Wba), la Fiera Longarone Dolomiti; l'Università di Santiago di Compostela (Spagna) e Venetian Cluster.
Questo progetto rappresenta un’importante opportunità per il nostro territorio, che vedrà la ricaduta di 3,5 milioni di euro, risorse che contribuiranno in parte a riparare i danni causati dalla tempesta Vaia di fine 2018, ma che soprattutto rappresenta un esempio di buone pratiche trasferibile negli altri Paesi dell’Unione Europea.

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