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Forum di Davos. Ambientalisti e imprese si sono confrontati sul clima

where Davos (Svizzera) when Lun, 27/01/2020 who roberto

Sul forum economico le voci del Kyoto Club, di Greenpeace, di Porsche, di Iberdrola e l’esperienza dei quattro alpinisti ecologisti

Dal 21 al 24 gennaio a Davos (Svizzera) si world-economic-forum_0.jpegè svolto il consueto appuntamento del Wef, World Economic Forum. Tra i temi toccati dai “grandi” dell’economia mondiale c’è stato l’ambiente e in particolare il fenomeno del riscaldamento globale, come testimoniato dagli interventi di Greta Thunberg e del presidente Usa, Donald Trump. Abbiamo raccolto alcuni pareri del mondo dell’ecologia.
Kyoto Club
Il commento del direttore scientifico di Kyoto Club, Gianni Silvestrini. "Ma come si può prosperare con una crisi climatica che incombe sul pianeta, che è stato stimato comporterà ingenti perdite del pil - in Usa come negli altri Paesi del mondo - senza l'attuazione di politiche di taglio delle emissioni? Denunciando gli Accordi di Parigi e negando il riscaldamento globale, l'inquino della Casa Bianca rende il proprio Paese un esempio negativo per il mondo, e lo mette in un angolo: dopotutto sono i rischi del cambiamento climatico per l'economia mondiale e le opportunità legate ai provvedimenti di riduzione delle emissioni che faranno cambiare idea anche ai negazionisti. Ma, naturalmente c'è da sperare che al prossimo Forum di Davos sarà presente un altro presidente Usa, in grado di rafforzare e rilanciare l'impegno globale sul clima".
Greenpeace
Questo il parere dell’organizzazione Greenpeace. “Le banche, i fondi pensione e le assicurazioni riuniti a Davos sono colpevoli per l'emergenza climatica. Nonostante i numerosi avvertimenti sia dal punto di vista ambientale che economico, questi colossi stanno alimentando un'altra crisi finanziaria globale continuando a sostenere l'industria dei combustibili fossili", afferma Jennifer Morgan, direttore esecutivo di Greenpeace International. "Sono semplicemente degli ipocriti: dicono di voler salvare il Pianeta ma lo stanno uccidendo per fare profitti".
Porsche Consulting
Il commento di Josef Nierling, amministratore delegato della Porsche Consulting Italia (società di consulenza controllata dalla casa automobilistica), intervenuto a margine di Davos 2020. "Le sfide che pongono i cambiamenti climatici diverranno una grande opportunità per promuovere modelli di economia circolare, permettendo di avviare una nuova fase di crescita e sviluppo dell'umanità. Questo cambiamento - richiesto a più voci sia dal mondo politico sia dalla comunità internazionale, grazie anche alla spinta di Greta Thunberg - vedrà il mondo delle imprese a fianco dei governi e delle organizzazioni internazionali nel trovare un nuovo approccio al business che parta dalla sostenibilità economica e sociale per costruire una nuova proposizione di valore".
I quattro alpinisti in marcia
I quattro alpinisti del clima sono andati gambe in spalla a Davos per portare una voce di protesta contro il greenwashing e la crisi climatica e una diretta testimonianza dell'impatto che ha sull'ecosistema alpino. Sono Giovanni Montagnani, ingegnere; Luca Fontana, fotografo e influencer; Michele Dondi, matematico e analista finanziario; Marco Tosi, guida alpina.
"Il cambiamento climatico è un dato di fatto, è un'emergenza da risolvere immediatamente. Secondo l'ultimo report IEA (2018) i sussidi globali per i produttori di combustibili fossili hanno superato i 300 miliardi, questo è inaccettabile”, afferma Giovanni Montagnani, portavoce del progetto Your Path is to Nowhere. “Esiste già una soluzione, tanto semplice quanto efficiente: finanziare la transizione ecologica in modo equo è possibile nel momento in cui si va a ridistribuire l'enorme capitale che ad oggi finanzia ogni anno l'industria del combustibile fossile, una delle più devastanti a livello ambientale e sociale”. Il viaggio a piedi di Giovanni, Marco, Michele e Luca è cominciata da Chiesa Valmalenco (Sondrio), poi Chiareggio, Valle del Forno, la Val Suvretta, la Chamanna Jenatsch, Piz Laviner, Preda e Bergün fino al Piz Ducan prima dell'arrivo a Davos Clavadel. Per saperne di più: https://share.garmin.com/mountainsca...
Iberdrola
Ignacio Galan, presidente e amministratore delegato del gruppo Iberdrola, a Davos nel corso del panel "Shaping the Future of Energy and Materials" ha affermato: "Oggi la transizione energetica è possibile. Disponiamo delle tecnologie che ci consentono di raggiungere un'economia neutrale dal punto di vista climatico a costi molto competitivi. L'eolico onshore è oramai una tecnologia matura, i costi del solare fotovoltaico sono scesi dell'80% circa dal 2010 e quelli dell'eolico offshore di oltre il 50%, essendo in grado di sostituire le tradizionali tecnologie basate sui combustibili fossili.
Le opportunità sono enormi. Per esempio, si stima che il Green Deal europeo richieda fino a 7 trilioni di investimenti cumulativi fino al 2050, il che potrebbe quasi raddoppiare l'annual spending delle utility europee nel corso dei prossimi 30 anni. Sebbene lo sforzo richiesto sia considerevole, si tratta di una partita in cui tutti vincono”.
 

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wef
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