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Fuoco e fiamme. Così migliora il bilancio degli incendi in Italia. I dati Ispra

where Roma when Lun, 23/06/2025 who roberto

Il 46% dei boschi bruciati era formato da latifoglie sempreverdi e macchia mediterranea; il 37% di latifoglie decidue (che perdono le foglie nella stagione fredda) e il 14% di conifere. Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno contribuito con più del 66% della superficie colpita da grandi incendi boschivi. Le regioni migliori sono Valle D'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

In calo in Italia gli incendi ispra-boschi.jpgdi boschi. Tanti, troppi, ma per fortuna sono in diminuzione. Durante il 2024 l'Italia è stata colpita da incendi di boschi e foreste per una superficie complessiva di 514 chilometri quadri (quasi la metà della superficie del comune di Roma). Di questi, il 20% (circa 103 chilometri quadri - una superficie quasi confrontabile con l'estensione del lago di Bolsena) erano composti da ecosistemi forestali.
Il 46% dei boschi bruciati era rappresentato da latifoglie sempreverdi, quali leccete e macchia mediterranea; il 37% di boschi di latifoglie decidue (che perdono le loro foglie nella stagione fredda e le ritrovano in primavera) e il 14% di boschi a conifere.
 
In frenata
Gli incendi avvenuti in Italia nel 2024 sono risultati meno gravi per estensione delle aree colpite rispetto agli anni precedenti; l'estensione complessiva delle aree percorse da incendio nel 2024 risulta pari a circa 2/3 del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023. La superficie complessivamente bruciata in Italia nel 2024 risulta superiore solo a quanto bruciato nel 2018 e nel 2019, ma decisamente inferiore a tutti gli anni tra il 2020 ed il 2023. I numeri risultano nettamente inferiori rispetto al 2023 sia per le superfici totali bruciate (-52%), che per le superfici forestali bruciate (-34%).
È quanto emerge dalle attività dell'Ispra nell'ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti dei grandi incendi boschivi sugli ecosistemi. Lo scopo è fornire ogni anno un dettaglio informativo a sostegno delle politiche per il ripristino e la conservazione degli ecosistemi terrestri a scala nazionale e locale.
 
L’analisi
I dati relativi alla perimetrazione delle aree bruciate sono forniti dal sistema European Forest Fires Information System del programma europeo Copernicus Emergency, ed elaborati da Ispra con applicazioni di machine learning per il riconoscimento degli ecosistemi coinvolti negli incendi.
Le serie Ispra, basate su analisi di osservazioni satellitari ad alta risoluzione sono omogenee e statisticamente rappresentative a livello nazionale, regionale e provinciale, sebbene possano differire in modo non sostanziale rispetto ai dati ottenuti con metodi di analisi non omogenea principalmente o parzialmente su osservazioni in loco.
 
Differenze tra regioni
La superficie incenerita diminuisce sensibilmente nel 2024 in Sicilia e rimane stabile o aumenta nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre diminuisce nelle regioni del Centro. Le sole regioni Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno contribuito con più del 66% del totale della superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi. Le regioni che non presentano grandi superfici bruciate sono la Valle D'Aosta, la Lombardia, Il Trentino-Alto Adige e il Veneto.
 
Male Calabria e Sardegna
La provincia che ha maggiormente sofferto gli incendi è Reggio Calabria con 10,3 chilometri quadri, che da sola rappresenta il 41% del totale forestale bruciato in Calabria e il 10% del totale forestale nazionale percorso da incendio. Anche nella provincia di Cosenza e Nuoro sono bruciati 9,4 chilometri quadri e 8 chilometri quadri di superficie boschiva.
Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trova all'interno di aree protette, appartenenti principalmente a siti della Rete Natura 2000.
 
Quando
Gli eventi si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto con un andamento pari o quasi a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).
 
I primi dati del 2025
Dal 1° gennaio al 9 giugno 2025 risulta una superficie complessiva colpita da incendi boschivi di 34 chilometri quadri, di cui quasi 10 appartenenti a boschi e foreste. Attualmente quasi il 70% delle aree forestali causate da incendio si trova nella regione Calabria. La seconda regione attualmente più colpita è il Trentino Alto-Adige (1 chilometro quadro).
 
Tutti i dati sono consultabili e scaricabili alla pagina Ecosistemi ed incendi boschivi in Italia dell'Ispra: https://www.isprambiente.gov.it/it/a...

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