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​I gas serra mettono a rischio inondazione 177 milioni di persone sulle coste dell’Asia

where New York (Stati Uniti) when Mar, 30/09/2014 who redazione

Rischi anche in Olanda. Nella top 20 dei paesi esposti tutti i continenti, tranne l'Australia. L’Italia è al ventesimo posto: potrebbero essere a rischio più di 840.000 abitanti

Entro la fine del secolo, se le emissioni di CO2 continueranno ai ritmi attuali, circa 177 milioni di persone che vivono in zone costiere nel mondo saranno colpite da devastanti inondazioni provocate dall'innalzamento del livello dal mare. La maggior parte dei paesi a rischio è in Asia; nella classifica dei primi venti ci sono però anche alcuni paesi europei, con l'Italia in ventesima posizione con l'1% della popolazione a rischio. Questo lo scenario descritto da una nuova analisi di Climate Central che modula le sue previsioni di pericolo sull'emissione nell'atmosfera di gas serra e sull'innalzamento del livello del mare e che ipotizza sino a 650 milioni di persone coinvolte a seconda della sensibilità del mare al riscaldamento. Sulla base dell'ipotesi ritenuta più ragionevole per entrambi i parametri si giunge alla conclusione che una persona su 40 vive in luoghi nel mondo dove si verificheranno inondazioni per colpa dei cambiamenti climatici. Globalmente, otto dei dieci grandi Paesi più a rischio si trovano in Asia. In termini assoluti sono i cinesi quelli che subirebbero più danni: da 41 a 63 milioni a seconda dei parametri scelti. Nella top 20 dei paesi più esposti, sono inclusi tutti i continenti tranne l'Australia. Nelle prime dieci posizioni ci sono Paesi asiatici, fatta eccezione per l'ottavo posto occupato dall'Olanda, affiancato in Europa da Regno Unito, Germania, Francia e, al ventesimo posto, l’Italia. Per il nostro Paese, secondo l'analisi, più di 840.000 abitanti potrebbero essere a rischio inondazioni, numero che può salire a 1,1 milioni nel caso peggiore di innalzamento del livello del Mediterraneo. I Paesi Bassi, nonostante siano la nazione in assoluto più esposta al fenomeno (con il 47% della popolazione potenzialmente colpita), possiedono anche il sistema di dighe più avanzato al mondo, un dato questo che secondo i ricercatori taglia nettamente il livello di rischio per i suoi abitanti.
Climate Central sottolinea anche che gli effetti più disastrosi del fenomeno saranno tangibili in molti Paesi che non sono altrettanto responsabili delle emissioni di CO2. Sulla base dei trend “medi”, infatti, in Vietnam 23,4 milioni di persone saranno colpiti da inondazioni regolari, stima che si attesta sui 10,2 milioni in Bangladesh, 8,2 milioni in Thailandia e 6,2 milioni nelle Filippine. La Cina, tra i maggiori inquinatori al mondo, è colpita in numeri assoluti ma non in percentuale (solo il 5% della popolazione è a rischio), mentre negli Usa, anch’essi grandi inquinatori, la minaccia riguarda solo l'1% della popolazione.

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Straripamento fiume seguito inondazioni in Asia