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Grandi navi a Venezia. Il Governo decide per Marghera

where Venezia when Lun, 13/11/2017 who roberto

Il Comitatone ha approvato una nuova stazione marittima per le navi di nuova generazione, più imponenti, e lo scavo del vecchio canale Vittorio Emanuele

Le Grandi Navi di passaggio a Venezia grandinavivenezia.jpgsaranno dirottate nella zona portuale di Marghera. Lo hanno deciso, a Roma, i ministeri che fanno parte del cosiddetto Comitatone, cioè il comitato interministeriale per la Salvaguardia di Venezia che deve decidere come applicare il decreto Clini-Passera del marzo 2012.
Dunque, nell'arco di tre, quattro anni le navi di oltre le 55mila tonnellate non passeranno più davanti a San Marco, ma approderanno a Porto Marghera attraverso il canale di Malamocco: "Saremo così in grado - ha sottolineato il sottosegretario Pier Paolo Baretta - di garantire la salvaguardia della città. Una decisione necessaria, che era ora prendere per dare risposta ad anni di dibattiti, polemiche, battaglie".
Il ministro ha spiegato che il progetto non interferirà con il traffico commerciale. "Le due realtà possono coesistere in questa fase transitoria fino a quando il terminal di Marghera sarà attrezzato. Metteremo in campo una nuova determinazione dell'autorità Marittima per disciplinare il traffico temporaneo con nuovi criteri che tengano conto di tutte le variabili architettoniche paesaggistiche ambientali per preservare al massimo la laguna. Continuiamo a studiare ed esplorare la possibilità di sfruttare gli attuali canali perché non se ne scavino di nuovi".
Le crociere, dunque, lasceranno lentamente il bacino e il canale della Giudecca e si fermeranno a Marghera, in attesa di ulteriori analisi e studi sul canale Vittorio Emanuele che potrebbe portare le imbarcazioni fino alla stazione marittima. 
Le reazioni - Per il Presidente del FAI - Fondo Ambiente Italiano Andrea Carandini si tratta di un'eccellente dichiarazione di intenti, ma senza nessuna effettiva decisione. Bene avere un piano di indirizzo condiviso dalle autorità, ma non c'è ancora nessun progetto, ovvero nessuna garanzia sulla fattibilità della soluzione individuata. Quel che è certo è che si prospetta una fase transitoria indefinita, in cui si continuerà - per almeno tre anni - ad assistere allo strazio del passaggio delle Grandi Navi davanti a Piazza San Marco. “La scelta di Marghera come nuovo terminal - dice Carandini -  è una soluzione ambiziosa e allettante: ben venga il recupero di un'area industriale abbandonata e degradata. Spaventa, tuttavia, ciò che si dovrà fare per portare lì le Grandi Navi dalla Bocca di Malamocco, ovvero l'adeguamento dei canali con nuovi scavi”. Clia, l'Associazione Internazionale dell'Industria Crocieristica, reputa positiva la decisione assunta dal Comitatone, poiché incontra il duplice obiettivo dell'industria crocieristica: la protezione a lungo termine del patrimonio rappresentato da Venezia e un futuro prospero per l'economia della città e di tutto l'Adriatico che è legata alla crocieristica.

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