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​Greenpeace+Legambiente+Wwf: "L'Italia prenda la leadership sul clima"

where Milano when Mar, 22/07/2014 who redazione

Le associazioni chiedono la riduzione delle emissioni di gas serra e politiche che dimostrino come lo sviluppo sostenibile e l'economia decarbonizzata offrono una prospettiva di rilancio e benessere per l'economia e l'occupazione

Dimostrare capacità di leadership per portare l'Unione Europea ad approvare, a ottobre, un Pacchetto Clima ed Energia per il 2030 ambizioso ed efficace, andando ben oltre la proposta della Commissione. Questa la richiesta che le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente e WWF) rivolgono alla Presidenza italiana della UE, e in particolare al ministro dell'Ambiente impegnato la settimana scorsa a Milano nell'informale dei ministri europei sul Clima e in quella congiunta con i ministri del lavoro sull'occupazione verde.
Secondo Greenpeace, Legambiente e Wwf, i ministri dell'Ambiente devono essere capaci di vincere una duplice sfida: “Mettere al centro del dibattito sul Pacchetto Clima ed Energia la riduzione drastica delle emissioni di gas serra, in modo da contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C; dimostrare che lo sviluppo sostenibile e l'economia decarbonizzata offrono una prospettiva di rilancio e benessere validi non solo per l'ambiente, ma egualmente necessari per l'economia, l'occupazione e l'armonica convivenza sociale”.
Nel merito, le associazioni ricordano che il target di riduzione delle emissioni di gas serra del -40% è insufficiente per porre l'Ue sul binario della completa decarbonizzazione al 2050, “obiettivo già definito dai Capi di Stato e di Governo negli anni scorsi. La riduzione necessaria, in questa prospettiva, è del 55%”.
Lo scenario più ambizioso proposto dalla Commissione (-45% di gas serra, 35% per le rinnovabili e 34% per l'efficienza energetica) mostra già un potenziale di risparmio di 550 miliardi di euro in importazioni di combustibili fossili in 20 anni. “Con la proposta che parrebbe ora sul tavolo, invece (-40% di gas serra, 27% rinnovabili e 25% efficienza energetica) il risparmio sarebbe di un terzo, cioè di 190 miliardi di euro”, sostengono Greenpeace, Legambiente e Wwf, secondo le quali si deve fissare un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 55%, al 2030, sostenuto da obiettivi vincolanti di crescita delle energie rinnovabili (45%) e dell'efficienza (40%). “Il solo target relativo alla riduzione dei consumi energetici taglierebbe le importazioni di gas del 40% e aumenterebbe l'occupazione del 3.1%”.

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