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La guerra allo smog. Il Gpl: colpa degli altri. Il pellet: colpa degli altri

where Milano when Lun, 23/10/2017 who roberto

Due settori del riscaldamento con dati e considerazioni attribuiscono a fonti diverse da loro l’origine delle polveri fini

Mentre le centraline di controllo smog.jpgdella qualità dell’aria segnalano un continuo accumularsi degli inquinanti nell’aria delle città del nord, e mentre i sindaci in base alle diverse regole regionali introducono limitazioni al traffico e agli impianti di riscaldamento, due settori dei combustibili da riscaldamento pubblicano studi e ricerche per dimostrare che loro non c’entrano con l’inquinamento dell’aria.
Quelli del Gpl: colpa del pellet - Il ruolo del riscaldamento domestico nell'ambito della qualità dell'aria a scala locale e regionale è il tema di un convegno tenuto lunedì 23 ottobre a Milano. È presentato lo "Studio comparativo sulle emissioni di apparecchi a gas, Gpl, gasolio e pellet - Fase 2: l'invecchiamento e il ruolo della manutenzione". La ricerca di Innovhub-Stazioni Sperimentali per l'Industria (Camera di Commercio Metropolitana di Milano Monza Brianza e Lodi) ha effettuato un confronto delle caratteristiche emissive dei piccoli apparecchi per utenze domestiche, utilizzati per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, alimentati con diversi combustibili soprattutto ha analizzato gli impianti alimentati a pellet di legna, concorrenti diretti del Gpl, le variazioni dei livelli di emissione dei diversi inquinanti (particolato, CO e benzopirene) a seguito dell'invecchiamento di tali apparecchi, dopo un anno termico di funzionamento e dopo due anni, e con un intervento di manutenzione tra il primo e secondo.
Quelli del pellet: colpa del traffico - L'emergenza smog di questi giorni in molte città italiane non è imputabile al riscaldamento, visto che gli impianti sono ancora spenti grazie a temperature quasi estive. “Anziché scagliarsi contro il calore da biomassa legnosa sarebbe corretto promuovere i generatori di moderna tecnologia a basse emissioni”, afferma l’Aiel, l’associazione del riscaldamento la legna. “Difficile imputare questa emergenza smog anticipata agli impianti di riscaldamento. Da giorni infatti l'ondata di caldo anomalo sta regalando una seconda estate. Temperature fino a 26 °C di massima giornaliera e 15-19 °C le medie. I riscaldamenti quindi sono spenti, compresi quelli a biomassa legnosa. Una chiara evidenza: il traffico è la principale causa dell'inquinamento atmosferico da PM10”, dice l’Aiel. "I superamenti che osserviamo in questi giorni - afferma Marino Berton, direttore generale di Aiel-Associazione Italiana Energie Agroforestale - dimostrano il ruolo preponderante delle emissioni di particolato da traffico, che da sole sono in grado di mandare in crisi la qualità dell'aria in Pianura Padana già dalla prima metà di ottobre. Un contributo, quello del traffico, largamente prevalente rispetto a quello di caldaie e stufe a biomassa legnosa, pressoché assenti in questi giorni di emergenza malgrado siano spesso erroneamente additati come maggiori responsabili dell'inquinamento atmosferico".

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