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L’incendio di Pomezia. Queste le emissioni rilevate dall’Arpa Lazio

where Pomezia (Roma) when Lun, 15/05/2017 who roberto

I valori massimi di inquinanti sono simili ai valori misurati in diverse zone del Lazio in una “normale” giornata invernale di traffico intenso. Nessun rischio amianto

Dopo l’incendio che si è sviluppato venerdì 5 maggio all’interno dell’impiantopomeziaarpa.jpg per il trattamento rifiuti EcoX di Pomezia, il personale tecnico dell’Arpa Lazio è intervenuto con grande rapidità, istallando in poche ore i campionatori attivi e passivi nelle immediate vicinanze del sito, che sono entrati in azione a partire dalle 13.30.
“L’analisi dei primi campioni, relativamente ai valori di PM10, ha rilevato concentrazioni medie superiori ai limiti di legge per i primi giorni, con un picco nella giornata di domenica e un successivo drastico abbassamento”, dice l’Arpa.
I valori del 5, 6 e 8 maggio superano il limite di legge, che è pari a 50 µg/m3 (cioè microgrammi per metro cubo di aria) ma non sono distanti dai valori misurati in diverse zone del Lazio in una “normale” giornata invernale di traffico intenso. Per quanto riguarda il picco di domenica 7 maggio, è ipotizzabile che sia riconducibile alla consistente presenza di aerosol dovuto alle acque spruzzate dagli idranti sulle fiamme per spegnere l’incendio e alla ricaduta a terra delle polveri dovuta all’abbassamento della temperatura di emissione e quindi alla riduzione della spinta verso l’alto delle polveri.
Per quanto riguarda le sostanze che hanno creato maggiore preoccupazione tra cittadini e istituzioni locali, i risultati delle analisi per le determinazioni analitiche di IPA (Idrocarburi policiclici aromatici), PCB (policlorobifenili) e diossine sono stati pubblicati venerdì 12. Filtri per il campionamento di diossine, IPA e PCB sono stati predisposti anche nelle centraline della rete di qualità dell’aria nell’area di Roma sud.
Le analisi sull’amianto, che nella regione Lazio sono di competenza delle ASL presenti sul territorio, sono state effettuate, dal personale specializzato del Centro di Riferimento Regionale Amianto attivo nell’ambito della ASL di Viterbo e “i primi risultati non mostrano presenze significative di fibre di amianto in aria nei pressi dello stabilimento”, specifica l’Arpa Lazio.
Parallelamente, sono state misurate le concentrazioni di PM10, Benzene e Ossidi di Azoto presso le stazioni della rete regionale di qualità dell’aria più vicine alla zona dell’incendio, tenendo in considerazione anche la direzione dei venti: Roma Eur Fermi, Roma Cinecittà, Ciampino, Aprilia e Latina. La stessa analisi è stata fatta sui dati provenienti dal mezzo mobile dell’Agenzia che si trovava già posizionato ad Albano per una campagna sperimentale di monitoraggio. Assicura l’Arpa che dall’analisi dei dati non è emerso alcun superamento dei limiti di legge per gli inquinanti misurati e i valori sono coerenti con quelli registrati nei giorni precedenti all’incendio.
 
Per saperne di più vai qui e qui.

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