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Investimenti verdi e “tassonomia”, Ue divisa sul credito da riconoscere a gas e nucleare

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 19/04/2021 who roberto

Continua la battaglia europea su come considerare nella “tassonomia” alcune tecnologie energetiche: metano, energia atomica, idrogeno blu, legname e biomasse

Continua la battaglia europea su seconsumi-energia.jpeg e come considerare sostenibili alcune applicazioni di metano ed energia nucleare. Dal documento in via di presentazione sulla cosiddetta “tassonomia”, contenente l’elenco dei progetti sostenibili, la Commissione europea avrebbe stralciato il gas naturale e non avrebbe ricompreso nemmeno il nucleare, assecondando le proposte di molti movimenti ecologisti e contrastando invece le proposte dei settori produttivi e di diversi Paesi che vedevano in queste tecnologie lo strumento per decarbonizzare la loro economia. In dubbio anche l’uso di legname come fonte di energia. Il documento della Commissione dovrebbe accompagnare la tassonomia degli investimenti verdi, il nuovo standard globale per identificare la finanza sostenibile.
 
La tassonomia verde

Gran parte dei fondi pensione, delle finanziarie e dei fondi di investimento stanno spostando i loro denari su investimenti classificati sostenibili, ritenendoli più redditizi. L’Unione europea sta definendo le caratteristiche che devono avere un progetto, un investimento, un impianto, una tecnologia e così via per poter essere definito sostenibile. Lo scopo è evitare il greenwashing, cioè il vantare caratteristiche verdi che non vi sono. Questa classificazione è stata definita tassonomia. Ciò che entra nella tassonomia verde europea è promosso. In un primo momento, era entrato nella tassonomia europea il metano, ma solamente a patto che andasse a sostituire combustibili fossili a più alto inquinamento, come il carbone. Nel frattempo, il Joint Research Center-Centro Comune di Ricerca della Commissione ha risposto a una domanda delle autorità europee con un documento in cui gli scienziati avvisano che, a determinate condizioni, l’energia nucleare non è un rischio per la salute umana e per l’ambiente e può essere compresa tra le tecnologia verdi, poiché la produzione di elettricità da fonte nucleare non emette CO2.
 
I colori dell’idrogeno
Da capire anche se verrà iscritto tra le tecnologie sostenibili anche l’idrogeno blu. L’idrogeno non ha alcun colore, ma viene definito con vari colori (convenzionali) per rappresentarne la fonte. L’idrogeno nero o grigio è quello ricavato dagli idrocarburi, con emissione di grandi quantità di CO2; l’idrogeno blu è quello estratto dal gas metano, catturando la CO2 emessa dal processo; l’idrogeno rosa o viola è ricavato con elettricità di fonte nucleare (senza emissione di CO2); l’idrogeno verde è quello ricavato con elettricità di fonte rinnovabile o da idrocarburi non fossili, come il biogas o la biomassa. Alcune associazioni ecologiste esigono che venga definito sostenibile solamente l’idrogeno ottenuto da fonti elettriche rinnovabili, escludendo dalla tassonomia (e dagli investimenti) tutte le altre tecnologie come il nucleare o il biogas.
 
Il nuovo documento della Commissione
Il ruolo di metano ed energia nucleare nel processo di decarbonizzazione dell'economia sarà affrontato in un'altra proposta legislativa nell'ultima parte dell'anno, che coprirà le "tecnologie di transizione", dice il nuovo documento della Commissione.
 
I timori della Francia nucleare e gli altri Paesi
La Francia e la Germania, ma anche i Paesi dell’Est, sono i più interessati da questo procedimento. La Francia è uno dei Paesi che al mondo ha le minori emissioni di CO2 per unità di Pil perché il nerbo energetico è il nucleare. La Germania ha deciso di ridurre il peso del nucleare e di abbandonare il tradizionale carbone e ha bisogno di assicurare la transizione attraverso grandi quantità di metano, che emette meno CO2 e consente grande efficienza energetica, e per questo motivo procede a passo di marcia nella posa del metanodotto North Stream 2 con la Russia, contestato dagli Usa. I Paesi dell’Est sono dipendenti dal carbone e la decarbonizzazione verso le fonti rinnovabili esige un ricorso importante al gas. Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia, insieme con la Francia, hanno scritto alla Commissione per perorare la causa dell'energia nucleare. Svezia e Finlandia, appoggiate dai Paesi dell’Est, hanno fatto pressione per ottenere ampie deroghe per lo sfruttamento delle foreste per produrre energia dal legname.

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