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​Io sto con gli elefanti. A Roma la prima distruzione pubblica di avorio

where Roma when Lun, 04/04/2016 who redazione

Roma come New York, Parigi e Nairobi. Al Circo Massimo distrutta più di mezza tonnellata di zanne sequestrate

125408759-3ab1f6c3-20c8-412d-9d49-d4410402a03d.jpgAnche l'Italia dice no al traffico di avorio, per il quale ogni anno in Africa vengono massacrati oltre 35mila elefanti, vengono uccise o ferite centinaia di persone negli scontri tra forze dell'ordine e bracconieri, in migliaia vengono incarcerati o spinti verso altre forme di crimine. Più di mezza tonnellata di avorio confiscato è stata distrutta da uno schiacciasassi nel primo Ivory crush italiano, che si è svolto al circo Massimo a Roma, e si è aggiunta alle oltre 60 tonnellate polverizzate negli ultimi cinque anni in altri Paesi del mondo, da quelli africani come Kenia, Gabon, Congo, Mozambico, Ciad ed Etiopia, agli Usa (a New York in Times Square), alle Filippine, ad Hong Kong, alla Cina, a Francia (sotto la Torre Eiffel) e Belgio.

Il commercio internazionale di avorio, illegale dal 1989, è causa non solo del bracconaggio degli elefanti, ma è anche una delle principali fonti di finanziamento delle criminalità organizzata, milizie e gruppi terroristici in Africa, con un enorme costo umano. All'inizio del XIX secolo, in Africa vivevano circa venticinque milioni di elefanti. All'inizio del XX secolo ne erano rimasti già solo cinque milioni. Oggi si stima che, in tutto il continente africano, rimangono circa 350mila esemplari.
Con il primo Ivory Crush italiano il Ministero dell'Ambiente, il Corpo Forestale dello Stato e l’Elephant Action League annunciano la loro attiva partecipazione alla lotta contro il bracconaggio, il traffico di avorio e le organizzazioni criminali e terroristiche che traggono profitto da queste attività illegali.

Dice il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti: "Europa e Italia determinate contro pratiche barbare che foraggiano criminali". distruzioneavorioministrogalletti.jpgPresenti anche il capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone, il commissario prefettizio di Roma Francesco Paolo Tronca e i fondatori di Elephant Action League, Andrea Crosta e Gilda Moratti, i presidenti delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato Ermete Realacci e Giuseppe Marinello, la sottosegretaria all'Ambiente Barbara Degani. Durante la cerimonia al Circo Massimo è stato passato il testimone a un rappresentate del Kenya, che il 30 aprile brucerà la più grande quantità di avorio mai distrutta fino ad ora, ben 120 tonnellate.

"Il commercio illegale di avorio comporta un prezzo altissimo in termini di vite umane e rappresenta un'importante fonte di finanziamento per pericolosi gruppi criminali, milizie e organizzazione terroristiche come al-Shabaab o la Lra di Joseph Kony, oltre che favorire corruzione, riciclaggio di denaro e lo sfruttamento delle comunità locali", ha affermato Andrea Crosta.
Patrone della Forestale ricorda come "da anni il Corpo forestale dello Stato si spende con impegno e competenza nel contrasto ai traffici di specie protette, anche utilizzando i beni confiscati in scuole e musei per veicolare il messaggio della Convenzione di Washington (Cites)”.

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Zanne d'avorio Ministro Ambiente Galletti interviene a Roma alla distruzione pubblica di avorio
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