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L’Italia centra Kyoto: emissioni di gas serra a meno 7%

where Roma when Lun, 18/02/2013 who redazione

Presentato il dossier 2013 sugli obiettivi del protocollo. “Il percorso di decarbonizzazione dell’economia italiana è stato avviato e deve proseguire”, avverte il ministro Clini

L’Italia ha più che centrato il target nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra fissato dal protocollo di Kyoto al 6,5%, rispetto al valore del 1990 come media del periodo 2008-2012, arrivando a una riduzione del 7%. Questo quanto emerge dal “Dossier Kyoto 2013”, realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, che traccia anche un bilancio del protocollo, la cui storia si è conclusa con il periodo di verifica 2008-2012.
Secondo le stime della fondazione, nel 2012 le emissioni di gas serra dell’Italia si sono attestate attorno a 465/470 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente, oltre 20 milioni in meno rispetto al 2011. La media annua del periodo 2008-2012 risulta così di circa 480 MtCO2eq, pari a una riduzione di oltre il 7% rispetto al 1990: una percentuale superiore, quindi, rispetto al target.
Su questo risultato ha certamente pesato la crisi economica, osservano gli esperti. Tuttavia, analizzando i dati degli ultimi anni, è evidente il netto miglioramento delle performance ambientali del sistema economico nazionale. Un’accelerazione che corrisponde al recente cambio di passo nel campo delle politiche sulle fonti rinnovabili, il cui contributo è raddoppiato in cinque anni, e sull’efficienza energetica, che ha consentito una riduzione della domanda di energia stimata tra 5 e 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
“L’aver centrato gli obiettivi di Kyoto è un segnale importante per l’Italia – commenta il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. – L’indicazione puntuale che il percorso di decarbonizzazione dell’economia italiana è stato avviato e deve proseguire secondo le linee indicate dal piano nazionale definito dal governo per raggiungere gli obiettivi già fissati in sede europea al 2020 e al 2030”.
“Quindici anni fa, quando fu firmato il protocollo di Kyoto, in Italia c’era una forte divisione – ricorda l’ex ministro Edo Ronchi, oggi presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile. – Facendo oggi un bilancio si può dire che le analisi del partito del Protocollo, costo elevato non necessario erano completamente sbagliate sia dal punto dal vista economico, infatti si è raggiunto l’obiettivo senza costi insostenibili, sia ambientale: i gas serra, ormai sono tutti d’accordo, sono alla base della grave crisi climatica”.

Leggi il dossier in pagina Approfondimenti!

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