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La lotta contro la siccità. L’allarme del Wwf, i dati Ispra, il caso Sicilia

where Roma when Lun, 30/06/2025 who roberto

In Sicilia sono presenti 47 invasi di cui solo 30 funzionano e neanche a pieno regime, la rete idrica di distribuzione perde in alcune zone fino ad oltre il 55%. Focus della Giornata contro la desertificazione e la siccità 2025 che il 17 giugno ha avuto come tema “Ripristinare il territorio. Sbloccare le opportunità”.

Accelerare le azioni per ripristinaresiccita-agosto08arcoaloddosu.jpeg 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati in tutto il mondo e dare impulso a un’economia di ripristino del territorio da mille miliardi di dollari. Questo è stato il focus della Giornata contro la desertificazione e la siccità 2025 che il 17 giugno ha avuto come tema “Ripristinare il territorio. Sbloccare le opportunità“.
 
I numeri
Le stime indicano che il degrado del suolo causato dall'uomo interessa almeno 1,6 miliardi di ettari in tutto il mondo, con ripercussioni dirette su 3,2 miliardi di persone. In Italia la disponibilità d'acqua si è ridotta del 19% nell'ultimo trentennio rispetto al precedente (fonte: Ispra 2022) e i consumi di molti settori sono aumentati.
In Italia ci sono varie regioni a rischio siccità, ad iniziare dalla Sicilia (in parte anche a rischio di desertificazione) dove sono in corso azioni del Commissario nazionale alla siccità, per cercare di ovviare alla minore disponibilità d'acqua, compresi i razionamenti in varie città. Il problema però non è solo il riscaldamento globale, ma anche la gestione fallimentare dell'intera politica regionale del settore: nell'isola sono presenti 47 invasi di cui solo 30 funzionano e neanche a pieno regime, la rete idrica di distribuzione perde in alcune zone fino ad oltre il 55%, vengono costruiti dissalatori in aree dove erano già presenti, ma erano stati abbandonati. Alcune regioni dell'Europa centrale, della regione del Mar Baltico, della Scandinavia, dell'Italia meridionale e della Grecia sono sotto osservazione a causa di un persistente deficit di precipitazioni e, per l'Italia, la situazione di rischio è confermata dallo Stato di Severità Idrica pubblicato da Ispra.
 
Gli obiettivi dell’Onu
Gli obiettivi della Giornata della desertificazione e della siccità promulgata dalle Nazioni Unite, che si celebra ogni 17 giugno, celebrato a Bogotà, quest’anno sono stati:
promuovere la consapevolezza pubblica sui problemi legati alla desertificazione, al degrado del territorio e alla siccità;
presentare soluzioni guidate dall’uomo per prevenire la desertificazione e invertire l’intensificarsi della siccità;
rafforzare l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione. 
Il commento dell’Ispra
L’Ispra ha partecipato a molte iniziative legate alla giornata contro la desertificazione (https://www.isprambiente.gov.it/it/n...).  “Il degrado del suolo e la siccità sono gravi fattori che influenzano l’economia, la produzione alimentare, la disponibilità di acqua e la qualità della vita”, afferma l’Ispra. “Amplificano il riscaldamento globale, la perdita di biodiversità, la povertà, le migrazioni forzate e i conflitti per l’accesso a terreni fertili e all’acqua. Il ripristino del suolo rappresenta un’opportunità per invertire la rotta di queste tendenze allarmanti”.
 
L’allarme del Wwf
“Quello che dobbiamo fare è chiarissimo – ha ricordato il Wwf in occasione della Giornata contro la desertificazione e la siccità - ma mancano ancora la capacità e la volontà di cooperare per fermare una crisi che rischia di rendere il Pianeta inabitabile per molte specie, inclusa quella umana”.
Secondo l’associazione, in maggio “oltre il 40% dell'Europa risultava colpita da qualche forma di siccità, incluse regioni insospettabili che si pensava fossero immuni: questo mette a rischio anche i raccolti e l'approvvigionamento alimentare. Sebbene le tendenze meteo siano ben delineate e gli esperti individuino il maggior rischio per i Paesi mediterranei, la variabilità meteorologica colpisce in modo imprevedibile e non risparmia nessuno”.
Aggiunge il Wwf: “La classe politica italiana da 13 anni parla di una legge sul consumo di suolo, senza riuscire a concretizzare questo obiettivo. Per il Wwf non si può rimandare l'approvazione di una norma che garantisce un uso sostenibile ed efficiente del suolo, anche in attuazione della Legge sul Ripristino della Natura. La ricetta è semplice e conosciuta da anni: agire in una logica di “Bilancio zero del consumo di suolo” evitando di occupare nuove aree e promuovendo il recupero - anche ai fini dell'adattamento climatico - delle aree degradate e/o sottoutilizzate. Nel suo Rapporto sul consumo di suolo del 2022, Ispra riportava che nelle sole aree urbane si potrebbe intervenire su oltre 310 Km quadrati di edifici non utilizzati, una superficie enorme pari all'estensione di Milano e Napoli messe insieme”.
 
Le iniziative cui ha partecipato l’Ispra https://www.isprambiente.gov.it/it/n...
 
Per saperne di più https://www.unccd.int/news-stories/p...

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