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La lotta allo smog. Quasi nessuna città capoluogo rientra nei limiti Oms

where Roma when Lun, 07/02/2022 who roberto

Ben 17 sono i centri con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori Oms. Rapporto Mal’aria della Legambiente: Alessandria nel 2021 la città peggiore per Pm10

Su 102 capoluoghi di provincia in Italiamalaria-legambiente.jpg, (quasi) nessuno rispetta i valori limite dell'inquinamento atmosferico suggeriti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Lo rivela il rapporto annuale di legambiente "Mal'aria" sull'inquinamento atmosferico nelle città italiane. I valori dell’Oms sono indicazioni di obiettivi da raggiungere per avere aria pura; i limiti massimi europei sono più alti. In particolare, ben 17 sono le città con i valori più alti di polveri sottili, ovvero che superano i valori Oms per più del doppio, con Alessandria che nel 2021 ha registrato una media annuale di PM10 pari a 33 microgrammi per metro cubo d’aria (µg/mc ) rispetto al limite Oms di 15 µg/mc; seguita da Milano con 32 µg/mc, Brescia, Lodi, Mantova, Modena e Torino con 31 µg/mc.

Undici sono quelle più inquinate da PM 2.5, che superano di oltre 4 volte i valori Oms, con le criticità maggiori registrate a Cremona e Venezia (media annuale 24 microgrammi per metro cubo d’aria contro un valore Oms di 5 µg/mc). Sono ben 13 le città più inquinate da biossido di azoto (NO2), ovvero che superano il limite per più di tre volte, con Milano e Torino in forte sofferenza. Il capoluogo lombardo nel 2021 ha registrato una media annuale di 39 microgrammi per metro cubo d’aria contro un valore Oms di 10 µg/mc, mentre la città di Torino (37 µg/ mc). Pochissime le città che rispettano i valori suggeriti dall'Oms per il PM10 (Caltanissetta, La Spezia, L'Aquila, Nuoro e Verbania) e il biossido di azoto (Agrigento, Enna, Grosseto, Ragusa e Trapani), nessuna per il PM2.5. Di fronte a questa fotografia, Legambiente torna a ribadire "l'urgenza di ripensare e ridisegnare in prima battuta le aree metropolitane, gli spazi pubblici urbani e la mobilità sostenibile, sempre più intermodale, in condivisione ed elettrica".
 
Il caso positivo dell’Aquila
L’Aquila, secondo l’indagine di Legambiente "Mal’aria di città 2022", è una delle cinque città italiane, su 102 capoluoghi di provincia monitorati, che, nel 2021, hanno rispettato i valori suggeriti dall’Organizzazione mondiale della sanità riguardo alla concentrazione delle polveri sottili pm10. Le altre sono Caltanissetta, La Spezia, Nuoro e Verbania. "Il miglioramento della vivibilità - dice il sindaco del capoluogo abruzzese, Pierluigi Biondi, - è sempre stato uno dei cardini fondamentali del mio programma di governo. Incentivazione della ciclopedonalità, zona 30 (limite di velocità in alcuni tratti urbani), micromobilità elettrica, autobus a emissioni zero, strade condivise tra cicli e veicoli a motore, incentivazione della mobilità elettrica in generale sono tutte azioni che hanno visto l’amministrazione comunale impegnata in prima fila”.

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