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​Lottare per l’ambiente. Bilancio dei Carabinieri, acque sporche e abusi

where Roma when Lun, 10/10/2016 who redazione

Depuratori rotti, abusi edilizi, scarichi non a norma: in 563 controlli si sono verificati 105 casi di non conformità, con 188 persone segnalate in ambito penale e 77 sanzioni

discarica-reflui.pngIl cattivo funzionamento di depuratori comunali e di impianti di trattamento delle acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali e in qualche caso l’avvelenamento delle acque a causa dello sversamento nei canali che portano a mare di fitofarmaci usati in agricoltura, lungo la costiera Amalfitana, sono stati scoperti dai carabinieri per la Tutela dell’Ambiente durante la campagna di controlli estiva, in esecuzione alle direttive del ministro Gian Luca Galletti: 188 le persone segnalate in ambito penale, 77 le sanzioni irrogate e 42 i sequestri compiuti per 26,6 milioni.

Depuratori e acqua - La campagna per la tutela delle acque ha testato invece il corretto funzionamento dei depuratori comunali e degli impianti di trattamento delle acque reflue industriali, degli stabilimenti balneari, dei villaggi turistici e dei cantieri navali.
A fronte di 563 controlli si sono verificati 105 casi di non conformità, con 188 persone segnalate in ambito penale e 77 sanzioni: 26 i sequestri per un valore di oltre 26 milioni e 600mila euro.

Sul fronte dei depuratori comunali, la maggior parte delle irregolarità sono state riscontrate al sud e al centro, in particolare a Marcellina (Roma), Viareggio (Lucca), Pietrasanta (Lucca), Serravezza (Lucca), Massa, Carrara, Prato, Città della Pieve (Perugia), Cagliari, Muravera (Cagliari), Osilo (Sassari), Martina Franca (Taranto), Alberona (Foggia), San Giovanni Rotondo (Foggia), Crotone, Botricello (Catanzaro).
Le violazioni riguardano l'attivazione non autorizzata di scarichi di acque reflue urbane, il superamento dei valori limite di emissione, l'inadempimento dei contratti di pubbliche forniture da parte delle società di gestione e, in alcuni casi limitati, il reato più grave di avvelenamento delle acque.

I Carabinieri del Noe di Salerno hanno proceduto invece al sequestro dell'impianto di depurazione e della stazione di sollevamento dei reflui urbani del comune di Amalfi e di due impianti di trattamento reflui urbani di Praiano: ai responsabili è stato contestato di aver sversato i reflui fognari oltre i parametri chimici consentiti, generando cattivi odori e alterando lo stato dei luoghi e delle bellezze naturali.

Abusi edilizi - I controlli su stabilimenti balneari e villaggi turistici hanno portato all'individuazione di numerosi interventi edilizi in zone sottoposte a vincoli paesaggistici; altre irregolarità hanno riguardato la gestione illecita e il deposito incontrollato di rifiuti, il superamento del valore limite sonoro, lo scarico di acque reflue domestiche in assenza di autorizzazione.
Anche molti cantieri navali, marittimi e lacustri, sono stati passati al setaccio: violazioni sono state accertate in 12 di essi, in Campania, Lazio, Toscana, Sardegna, Marche e Trentino Alto Adige.
Sempre su direttiva del ministro, i Noe di Palermo e Catania sono attualmente impegnati invece in un'azione di monitoraggio dell'emergenza rifiuti, con un focus particolare sulle discariche di Palermo-Bellolampo, Siculiana (Agrigento), Motta Sant'Anastasia (Catania) e Lentini (Siracusa).

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Acqua reflua
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