Il M5S propone a Napoli di realizzare centinaia di minimpianti aerobici per i rifiuti
Nel progetto la realizzazione di 7 impianti da 2mila tonnellate, 14 da 5mila tonnellate e 4 da 10mila tonnellate. A questi si andrebbero ad aggiungere 13 biocelle - piccolissimi impianti per il centro storico - 53 micro impianti per lo sfalciamento del verde e 187 ecopunti di raccolta per microimpianti didattici
Una fitta rete di microimpianti aerobici per il trattamento dell’umido è la proposta avanzata dal Movimento Cinque Stelle al Comune di Napoli. Il piano è stato presentato in occasione di un incontro con il vicesindaco e assessore all’Ambiente Tommaso Sodano.
Il progetto del M5S prevede la realizzazione di microimpianti in giro per tutta la città con l’obiettivo di coinvolgere la cittadinanza per la realizzazione di compost di qualità. Nel progetto c’è la realizzazione di 7 impianti da 2mila tonnellate, 14 da 5mila tonnellate e 4 da 10mila tonnellate. A questi si andrebbero ad aggiungere 13 biocelle cioè piccolissimi impianti da sistemare nel Centro dove gli spazi sono ridotti, 53 micro impianti per lo sfalciamento del verde e 187 ecopunti per microimpianti didattici.
Il progetto a regime dovrebbe trattare 133mila tonnellate di umido l’anno da cui sarebbero prodotte 30mila tonnellate di compost di qualità da impiegare per le bonifiche dei terreni.
'È necessario – dice Paola Nugnes del M5S - togliere gli incentivi a tutto quello che brucia e destinarli alla realizzazione di compost di qualità prodotto in Campania per le terre campane”.
Per quanto riguarda tempi e costi del piano, si stima che, partendo oggi, l’intero progetto sia completato e a regime entro 5 anni, per un costo di 64 milioni di euro che porterebbe ai privati il recupero delle risorse investite dal sesto anno.