torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Mare: Greenpeace contro la pesca eccessiva, delusa dalle quote Ue

where Bruxelles (Belgio) when Mer, 07/01/2015 who redazione

“Molto deboli le decisioni europee per ridurre il prelievo di pesce”

Commentando quanto emerso dal Consiglio dei Ministri della Pesca dell'Unione Europea - riunito per concordare le quote di pesca per il 2015 relative a stock ittici dell'Atlantico e del Mare del Nord e terminato nella notte - la responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia Serena Maso dichiara:
"Le decisioni prese per ridurre le quote di pesca sono molto deboli e dimostrano che i ministri dell'UE non hanno alcuna intenzione di fermare la pesca eccessiva. Si continuano a seguire logiche di breve periodo, a tutto vantaggio delle grandi flotte industriali, con il rischio di svuotare per sempre i nostri mari. Un fallimento politico anche per l'Italia, che ha presieduto il Consiglio di ieri e non è stata in grado di guidare i Paesi membri verso un radicale cambiamento delle politiche di gestione della pesca".

Solo un anno fa, con l'approvazione della riforma della Politica Comune della Pesca (Pcp), i Paesi membri dell'Ue si erano impegnati a porre fine alla pesca eccessiva e a garantire il recupero degli stock ittici sovrasfruttati. Nel Consiglio europeo però solo alcune delle quote di pesca per il 2015 sono state ridotte, in linea con le raccomandazioni scientifiche (ad esempio per l'aringa e lo sgombro). Per altri stock ittici, sono stati invece mantenuti gli attuali livelli di cattura o sono state accordate solo minime riduzioni. Ad esempio, per specie importanti come il merluzzo e la sogliola nei mari del Nord, la riduzione è stata inferiore alle richieste della comunità scientifica.

immagini
Azione di Grrenepace contro la pesca
leggi anche: