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Mare Monstrum. Dossier: oltre 23mila illeciti in Italia nel 2019

where Roma when Lun, 06/07/2020 who roberto

I dati del dossier dell’Osservatorio nazionale Ambiente e legalità di Legambiente. Oltre la metà delle infrazioni rilevate in quattro regioni del Sud

Colate di cemento e consumometaecomostro.jpg di suolo costiero, cattiva depurazione delle acque, pesca di frodo incontrollata: nel 2019 sono state oltre 23mila le infrazioni accertate da Capitanerie di porto e forze dell'ordine, +15,6% aggressioni illegali all’ecosistema marino rispetto al 2018 e 520 milioni di euro di beni sequestrati, anch’essi in crescita (6.486 i sequestri effettuati con un incremento dell'11,2%).

È quanto emerge da Mare Monstrum 2020, dossier redatto dall’Osservatorio nazionale Ambiente e legalità di Legambiente, su dati di forze dell’ordine e Capitanerie di porto, che vede oltre la metà delle infrazioni contestate (il 52,3%) concentrarsi tra Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Secondo la fotografia restituita da Mare Monstrum, in testa ai reati nelle Regioni litoranee quelli legati al ciclo del cemento (il 42,5% del totale), comparto nel quale è la Campania a guidare la classifica, seguita da Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia. Seconda voce con il maggior peso nel dossier, il mare inquinato, correlato al problema della depurazione: le maggiori criticità in Sicilia, Calabria e Campania. Nel complesso, l’inquinamento da cattiva depurazione, scarichi fognari e idrocarburi ha registrato 7.813 infrazioni nel 2019, il 33,1% delle illegalità accertate a danno del mare. C’è poi il capitolo pesca illegale, che rappresenta il 22% delle infrazioni accertate, con 555mila chili di pescato, 69mila metri di reti killer e oltre 7.500 attrezzi da pesca sequestrati: in testa la Sicilia, seguita da Campania, Puglia, Liguria, Sardegna.

"I dati di Mare Monstrum e delle Golette dello scorso anno ci parlano di acque in preda a vecchie e nuove minacce. Dal marine litter, cui si aggiunge la dispersione dei dispositivi di protezione, agli scarichi illegali e all’abusivismo. Per questo siamo pronti a ripartire con Goletta Verde e Goletta dei laghi, in una formula inedita per capillarità e diffusione - spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente - . In campo, nel 2020, una straordinaria operazione di citizen science, con centinaia di volontari impegnati direttamente nei campionamenti delle acque e nel censimento dei rifiuti lungo le coste". Citizen science e territorialità sono le parole chiave delle due campagne estive per il 2020. Abusivismo edilizio, cattiva depurazione, beach litter e usa e getta, spiagge ed erosione costiera, biodiversità e aree protette, lotta contro le fonti fossili i grandi temi al centro di questa 34esima edizione di Goletta Verde, che prende il via in tutte e 15 le Regioni costiere italiane.

Undici, invece, le Regioni interessate dalla campagna Goletta dei laghi, che da 15 anni mette al centro scarichi non depurati e inquinanti, abusivismo, rifiuti e microplastiche. Partner di Goletta Verde e di Goletta dei laghi 2020 sono Conou, Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati, e Novamont, azienda attiva nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Ricrea, il Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero degli imballaggi in acciaio, è invece Partner sostenitore.

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