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​Il ministero dell’Ambiente lancia l’etichetta del vino sostenibile

where Verona when Lun, 14/04/2014 who redazione

Presentate al Vinitaly le prime bottiglie di prodotto ecologico con il marchio Viva

Il progetto Viva taglia il traguardo: presentate al Vinitaly 2014 le bottiglie che" indossano" la nuova etichetta rilasciata dal ministero, che traccia la performance ambientale della filiera vitivinicola. Si rafforza così l'obiettivo di crescita della competitività del vino sostenibile made in Italy. Il progetto Viva Sustainable Wine, avviato dal Ministero dell'Ambiente nel luglio 2011, promuove la valutazione dell'impatto sull'ambiente del comparto vitivinicolo italiano, dal nord al sud del Paese, dalle piccole alle grandi imprese.
Le bottiglie di vino, oggetto dell'analisi di valutazione ambientale, "indossano" oggi l'innovativa etichetta pronta per il mercato e rivolta ai consumatori.
"Questo progetto che oggi giunge ad un primo qualificante risultato - ha dichiarato Corrado Clini, direttore generale del Ministero - è finalizzato a creare un modello produttivo che rispetti l'ambiente attraverso uno dei primi programmi concreti di sviluppo sostenibile, con l'obiettivo di conservare e tutelare la qualità e la produzione di vini italiani, e insieme preservare il territorio ed offrire opportunità di valorizzazione e di competitività dei prodotti italiani d'eccellenza sul mercato internazionale".
Viva permette di tracciare la sostenibilità della filiera vite-vino, attraverso uno strumento di trasparenza che, per primo nel panorama internazionale del vino, fornisce al consumatore tutti i dati di sostenibilità validati da un ente terzo certificatore e garantiti dal Ministero dell'Ambiente. L'evento sarà anche l'occasione per la cerimonia di consegna alle aziende dei certificati di validazione dell'analisi.
"L'aver creato anche un simbolo da apporre nei confezionamenti delle bottiglie di vino che si chiama Viva - ha sottolineato Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini - dà l'opportunità al consumatore di essere coinvolto in questo importante progetto ed apre l'opportunità a tutte le imprese del mondo del vino di essersene partecipi per migliorare i processi produttivi dal campo al bicchiere per sensibilizzare il consumatore a rispettare l'ambiente".
La sperimentazione del ministero ha coinvolto nove aziende del settore - Castello Monte Vibiano Vecchio, F.lli Gancia & C, Marchesi Antinori, Masi Agricola, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Planeta, Tasca d'Almerita e Venica&Venica - che potranno "marchiare" uno o più dei loro prodotti con il logo Viva. Le aziende sono state scelte sulla base di criteri geografici e di prodotto, e tre enti di ricerca (Agroinnova, Centro di Competenza dell'Università di Torino; il Centro di Ricerca Opera per l'agricoltura sostenibile dell'Università Cattolica del Sacro Cuore; il Centro di Ricerca sulle Biomasse dell'Università degli Studi di Perugia). Il progetto è ora in fase di espansione, hanno già aderito a Viva anche Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano, Principi di Porcia, Vicobarone, Vinosia, Donnachiara, Cantine Riunite & CIV, Arnaldo Caprai, La Gioiosa.

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Etichetta a marchio Viva del Ministero dell'ambiente
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