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Nucleare. Dopo la Cnapi. Quelli del no (e anche qualcuno a favore). Il buffo caso Salvini

where Milano when Lun, 11/01/2021 who roberto

Dalle 67 località idonee a ospitare il deposito nazionale la protesta di sindaci, associazioni e politici. Il capo della Lega fa dichiarazioni fotocopia

Come da previsioni, la pubblicazione salvini.jpgdella carta Cnapi delle aree potenzialmente idonee a ospitare in futuro il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi ha suscitato la protesta di tutte le 67 aree indicate dalla mappa. Ma anche qualche parere favorevole. Fra tante dichiarazioni contrarie simili fino alla noia spiccano quelle del capo della Lega, Matteo Salvini, il quale ha preparato una serie di dichiarazioni fotocopia in cui cambiava solamente il nome del territorio interessato: la Sicilia, la Basilicata, la Toscana. Ma ecco una carrellata di commenti.
 
Gli ambientalisti            
Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana: “Nel farci carico della responsabilità collettiva d'individuare un deposito nazionale per le scorie nucleari, andremo comunque a migliorare uno status quo che vede oggi stoccate quelle stesse scorie in piazzali provvisori, assai improbabili sul piano della prevenzione del rischio d'incidente rilevante".
Il Wwf: “La gestione della pesante eredità di un passato ormai remoto richiede soluzioni che garantiscano la salute e l’ambiente: alcuni secoli per le scorie di II categoria, e alcune centinaia di migliaia di anni per i rifiuti di III categoria. È doverosa una assunzione di responsabilità nella gestione dell’ultima fase dell’uscita del nucleare, senza far ricadere questo compito sulle prossime generazioni. Proprio in quest’ottica viene da chiedersi se si sia fatto il giusto approfondimento su una soluzione europea che potesse consentire al nostro paese di gestire le scorie delle centrali insieme a quelle di altri paesi che hanno scelto di continuare ad usare l’energia nucleare e si troveranno a gestire quantità di scorie molto maggiori di quelle italiane”.
Greenpeace: “Sarebbe stato più logico verificare più scenari e varianti di realizzazione del Programma utilizzando i siti esistenti o parte di essi e applicare a queste opzioni una procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), in modo da evidenziare i pro e i contro delle diverse soluzioni”.
 
Qui Toscana

Netta contrarietà espressa dalla Regione Toscana riguardo all’individuazione sul proprio territorio di due siti per lo smaltimento di scorie nucleari. Sono sette, infatti, le regioni - tra cui appunto la Toscana - dove, secondo la relazione tecnica predisposta dalla Sogin, sono state individuate le aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari. Tra le 67 aree indicate 2 risultano essere aree toscane, precisamente tra Trequanda e Pienza (SI) e a Campagnatico (GR). “È contraddittorio – ha detto il presidente Giani – valorizzare scenari paesistici che come nel caso della Val d'Orcia diventano patrimoni mondiali dell'UNESCO e prevedere poi depositi di scorie di materiale radioattivo nucleare, pur frutto di lavorazioni medicali”. L’assessore all’ambiente Monia Monni: “Il nostro territorio vive di bellezza, di turismo e di agricoltura di pregio e, per valorizzarli ulteriormente, ha fatto la scelta di investire su un futuro fatto di ambiente, rinnovabili ed economia circolare”.
Il sindaco di Pienza (Siena) Manolo Garosi: "Sono partite le pec a firma congiunta mia e del sindaco di Castiglione d'Orcia Claudio Galletti come siti Unesco Pienza e Valdorcia per chiedere l'intervento dell'Unesco”.
Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente della Provincia e sindaco di Grosseto: “Procedere con un fronte comune all'interno del procedimento avviato con l'inchiesta pubblica e, ove necessario, anche con una class action nelle sedi processuali competenti. La Provincia, così come i singoli Comuni, sta seguendo la vicenda con attenzione ed è intenzionata a tutelare la vocazione agricola e turistica del territorio”.
Stefano Mugnai, Maurizio D'Ettore ed Elisabetta Ripani, Forza Italia: “Daremo battaglia in tutte le sedi istituzionali, e se necessario di fronte all'autorità giudiziaria competente, per dire il nostro ‘no’ ad un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi a Pienza, Trequanda e Campagnatico, realtà ad alto pregio ambientale, paesaggistico e rurale". Settimio Bianciardi, sindaco di Capalbio (Grosseto): "La scelta o meno di collocare un deposito di questo tipo su un territorio colpisce l'intero sistema economico e mal si coniuga con la vocazione turistica e agricola della Maremma e con l'impegno che da tempo portiamo avanti per la tutela ambientale del territorio".
 
Qui Sardegna
Lina Lunesu (Lega): “Non si può tollerare un’azione arrogante come quella del Governo su un tema importante come il nucleare, con l’esecutivo che dopo mesi di stallo sceglie dal giorno alla notte di allocare il deposito unico di scorie radioattive in Sardegna”. Il Comitadu Nonucle Noscorie:  “La Sardegna ha sempre dichiarato in tutti i modi di non volere questo deposito. La lotta è appena cominciata". Il Museo Nivola di Orani: “Costantino Nivola, che negli anni Settanta avrebbe sviluppato una forte coscienza ambientalista, già nel 1968 stigmatizzava le logiche politiche ed economiche che, pezzo a pezzo, sottraevano ai Sardi il proprio futuro. Oggi questa immagine ci invita a riflettere, a fare scelte consapevoli, a prendere posizione non per salvare il nostro orticello, ma per restituire pace a una terra antica, la Sardegna, che porta sulla pelle le cicatrici di un uso scellerato del suo territorio". Christian Solinas, presidente della Regione: “Intraprenderemo ogni possibile iniziativa in tutte le sedi istituzionali deputate per esprimere e ribadire con determinazione la ferma volontà del popolo sardo contraria a qualsiasi ipotesi che l'Isola - su cui sono stati individuati 14 siti - possa essere considerata quale sede del deposito nazionale delle scorie”.
 
Qui Sicilia
La Giunta della Regione Siciliana, convocata dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria, prende una posizione nettamente contraria e ha istituito un gruppo di lavoro coinvolgendo le quattro Università dell'Isola e i Comuni interessati. Il gruppo, presieduto dell'assessore all'Ambiente Toto Cordaro e coordinato da Aurelio Angelini, dovrà elaborare le motivazioni a sostegno della ferma contrarietà della Regione alle proposte della Carta nazionale, la cui scelta è stata giudicata "irragionevole e priva di fondamento" da parte del presidente della Regione.
 
Qui Puglia
Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto: “Scorie nucleari, ex Ilva e bonifiche al palo: è questo il cantiere Taranto che ha in mente il Governo? Davvero non c'era niente di meglio a cui pensare, nel bel mezzo di una pericolosa crisi di Governo e con tutto il danno che si sta cagionando alla scuola, alla sanità e al sistema di imprese con i ritardi e i litigi sull'impiego dei fondi di Recovery Plan e Mes?"
 
Qui Basilicata
Gianni Rosa, assessore regionale all'Ambiente: “Un documento unitario da presentare al governo con una cabina di regia: la Basilicata si presenta unita".
Vito Bardi, centrodestra, presidente della Regione: "Sin d'ora deve essere chiaro che nel nostro territorio non sorgerà nessun deposito di rifiuti nucleari, né ora e né mai". Luciano Cillis, Mirella Liuzzi, Arnaldo Lomuti, Carmela Carlucci, Gianni Leggieri e Giovanni Perrino, CInquestelle: "Forte, decisa e rigorosa contrarietà a questa sciagurata ipotesi".
 
A favore del confronto
Rossella Muroni, Leu, ex presidente della Legambiente: “Era ora. La pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee è un atto dovuto e atteso da tempo, ma anche un'assunzione di responsabilità da parte del governo. Ricordo, infatti, che attendiamo la pubblicazione di questa Carta da agosto 2015 e che richieste di approfondimenti tecnici prima e appuntamenti elettorali dopo l’hanno fatta slittare sino ad ora. Tanto che a ottobre scorso l’Ue ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia e non era più possibile rinviare”.
Roberto Morassut, Pd, sottosegretario all’Ambiente: “Salvini da ministro degli interni garante della sicurezza dei cittadini non ha fatto un bel nulla per informare gli italiani sulla carta dei siti potenzialmente idonei che era nel suo cassetto da anni. Salvini da capo della Lega è andato due anni fa in Sardegna a dire che occorreva rilanciare il nucleare ed è stato in un governo che nel 2010 voleva fare accordi con la Francia per reintrodurre il nucleare cancellato da un referendum del 1987. Adesso vuole scegliere la sede del sito unico con un atto unilaterale, per nomina".
L’Uncem, Unione nazionale comuni comunità enti montani: “Si avvia un'operazione trasparente che consentirà di arrivare a una scelta informata e il più possibile tollerata dalle comunità presenti nell'area del sito che verrà prescelto, definendo compensazioni, meccanismi di sviluppo e incentivi”.
Sergio Costa, Cinquestelle, ministro dell’Ambiente: "Pubblicare questa carta tecnica è stato un gesto di responsabilità nei confronti del Paese. Chi ci ha preceduto se n'è visto bene perché elettoralmente non paga. Ma governare significa anche questo: assumersi la responsabilità delle scelte".
Alessandra Gallone ed Erica Mazzetti, Forza Italia: “È un problema che va affrontato in maniera adeguata perché oggi abbiamo sul territorio depositi provvisori inadeguati. Forza Italia, movimento responsabile e serio, lavorerà per un iter trasparente, informato e condiviso”.
Vannia Gava, Lega: “La Lega riteneva il deposito indispensabile quando era al governo, purtroppo con gli inaffidabili 5 Stelle, lo ritiene oggi e lo riterrà nel prossimo futuro quando tornerà a governare. E da vera forza di Governo siamo già al lavoro con quelle amministrazioni che invece vogliono valutare il Deposito sul loro territorio. Se i colleghi dei 5Stelle hanno buona memoria ricorderanno quindi le manovre del Ministero dello Sviluppo Economico di Di Maio e Crippa sul Programma Nazionale e la volontà di seguire strani accordi commerciali sui rifiuti radioattivi, ad esempio con la Slovacchia”.
Il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, e il segretario generale della Flaei Cisl, Salvatore Mancuso: “L’ipotesi avanzata dalla Sogin ha bisogno non di levate di scudi e demonizzazione del problema, ma di un confronto largo, serio, approfondito e fecondo fra Stato, Regioni, amministratori locali, imprese, parti sociali e cittadini attraverso una comunicazione trasparente, tempestiva ed esaustiva, sulle garanzie legate alla sicurezza delle persone ed alla salvaguardia dell'ambiente”.
Chiara Braga, Pd: “Si darà una definitiva sistemazione ai rifiuti radioattivi a bassa e media attività, oggi stoccati in condizioni poco sicure in circa venti siti provvisori distribuiti sul territorio nazionale. Un ringraziamento particolare al sottosegretario Morassut che dal ministero dell'Ambiente ha seguito con grande attenzione questi passaggi". Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana. "Sono comprensibili in queste ore preoccupazioni e proteste degli enti locali di molte realtà individuate finora ed è giusto ora aprire un confronto. Fare quello, cioè che il centrodestra quando è stato al governo non ha mai voluto fare”.
 
Cauti sulla pubblicazione
Michele Tiso, presidente di Confeuro: “Le zone a forte vocazione agricola e turistica dovrebbero essere escluse dalla lista delle aree adatte ad accogliere i rifiuti radioattivi. Tra queste ci sono anche territori che hanno nell'agricoltura e nella ricettività i loro punti di forza. Mentre si invoca un'agricoltura sempre più rispettosa dell'ambiente, la nuova mappa per i depositi delle scorie nucleari desta comprensibile preoccupazione".
Silvia Fregolent, Italia Viva: “I sessanta giorni ad oggi previsti per evitare il silenzio assenso sono infatti troppo pochi, soprattutto in relazione alle difficoltà create della pandemia ed allo smart working ancora molto utilizzato negli enti pubblici”.
Massimo Scalia, Commissione scientifica sul Decommissioning: “Non è ammissibile che gli stakeholders abbiano solo 60 giorni di tempo per fare osservazioni su una materia che ha richiesto al governo 5 anni, per di più con le limitazioni ora imposte dal Covid-19".
La Cia-Agricoltori Italiani: “Non tiene conto della vocazione agricola dei territori coinvolti e questo è inaccettabile".
 
Il multiforme Salvini
Matteo Salvini, Lega: “Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Sicilia. Non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l'idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie anche in zone di interesse turistico, ambientale e culturale. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male alla Sicilia e a tutta Italia".
Matteo Salvini, Lega: “Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Basilicata. Non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l’idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie anche in zone di interesse ambientale e già martoriate da dissesti idrogeologici. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male alla Basilicata e a tutta Italia”.
Matteo Salvini, Lega: “Il governo si conferma incapace, pericoloso e arrogante anche sul tema del deposito nazionale di rifiuti radioattivi in Toscana. Non ha consultato gli enti locali (che in qualche caso avrebbero preso in considerazione l'idea, anche per ottenere compensazioni economiche) e dopo un lunghissimo silenzio i cittadini scoprono che potrebbero ritrovarsi le scorie nel cuore della Val d'Orcia. Sinistra, Conte e 5Stelle fanno male alla Toscana e a tutta Italia".

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