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Nucleare. La Sogin verso il commissario. (E intanto un nuovo passo per Bosco Marengo)

where Bosco Marengo (Vc) when Lun, 20/06/2022 who roberto

Le autorità locali e di controllo, accolte dal presidente e dell’amministratore della società, hanno visitato il sito piemontese, il primo nel quale Sogin sta terminando le operazioni di disattivazione

Il commissariamento della Soginmappa-centrale-leri-cavour.jpg, più volte annunciato,  è entrato nel decreto-legge sulla Delega Fiscale.

Nella bozza l’articolo 33 dice:
(Commissariamento società SOGIN S.p.A)
1. In considerazione della necessità e urgenza di accelerare lo smantellamento degli impianti nucleari italiani, la gestione dei rifiuti radioattivi e la realizzazione del deposito nazionale di cui al decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31, è disposto il commissariamento della società SOGIN S.p.A.
2. Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle Finanze e del Ministro della transizione ecologica, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, si provvede:
a) alla nomina dell'organo commissariale, composto da un commissario e due vicecommissari, anche in deroga all'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
b) alla definizione della durata del mandato dell'organo commissariale, che può essere prorogata con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro della transizione ecologica, in ragione del conseguimento degli obiettivi di cui al comma 1;
c) all’attribuzione all'organo commissariale di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione della SOGIN S.p.A., di ogni eventuale ulteriore potere di gestione della Società, ivi compresi poteri di riorganizzazione finalizzati ad assicurare maggior efficienza nella gestione e celerità nelle attività tenendo conto, in particolare, dei siti che presentano maggiori criticità, nonché di ogni altro ulteriore potere di gestione anche in relazione all'attività di direzione e coordinamento delle società controllate;
d) alla determinazione dei compensi del commissario e dei vice-commissari, anche in deroga al limite massimo retributivo di cui all'articolo 13, comma l, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, nonché alle disposizioni di cui agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.
3. Al fine di esercitare le funzioni individuate dal presente articolo nonché dal decreto di cui al comma 2, l’organo commissariale opera in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, nonché dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea.
4. Il Consiglio di amministrazione di SOGIN S.p.A. decade alla data di entrata in vigore del presente decreto. Non si applica l'articolo 2383, terzo comma, del codice civile. Il Collegio sindacale, in via transitoria, fino alla nomina dell’organo commissariale, assicura il compimento degli atti di ordinaria amministrazione, nonché degli atti urgenti e indifferibili.
5. Alla data di nomina dell'organo commissariale, decadono il Collegio sindacale, nonché i rappresentanti di SOGIN S.p.A. in carica negli organi amministrativi e di controllo delle società controllate. Non si applica l'articolo 2383, terzo comma, del codice civile.
6. L’organo commissariale predispone con cadenza trimestrale una relazione sulle attività svolte, sullo stato di avanzamento dello smantellamento degli impianti nucleari con particolare riguardo ai siti di prioritaria importanza per ragioni di sicurezza. La relazione di cui al primo periodo è inviata al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro della transizione ecologica. I Ministri dell’economia e delle finanze e della transizione ecologica possono, anche autonomamente, segnalare all’organo commissariale priorità e attività ritenute di particolare rilevanza anche in ragione degli impegni internazionali assunti.

 
L’impianto Fabbricazioni Nucleari
Il sindaco di Bosco Marengo, Gianfranco Gazzaniga, il prefetto di Alessandria, Francesco Zito insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine hanno visitato l’impianto FN di Bosco Marengo, accompagnati dal presidente di Sogin Luigi Perri e dall’amministratore delegato Emanuele Fontani.
Il sito piemontese, nel quale durante l’esercizio si fabbricava combustibile nucleare, è il primo impianto italiano nel quale Sogin ha terminato le attività di smantellamento previste dalla Fase 1, avvicinandosi al cosiddetto stato di brown field, in attesa di completare l’ultima fase di rimozione dei materiali radioattivi ancora presenti in alcune parti del complesso. Un traguardo ottenuto attraverso una significativa accelerazione nel 2021 di circa il 16% delle attività di decommissioning.
Questo traguardo ha consentito di togliere i vincoli radiologici e di declassificare gran parte delle aree e degli edifici dove in passato si fabbricavano gli elementi di combustibile nucleare, che tornano ad essere fruibili come ambienti convenzionali.
Le principali attività svolte hanno riguardato la decontaminazione e lo smantellamento del ciclo di produzione degli elementi di combustibile, il “cuore” dell’impianto durante il suo esercizio. Sono stati smantellati i sistemi ausiliari quali l’impianto di ventilazione, la vasca di decontaminazione dei materiali e l’impianto di trattamento e drenaggio degli effluenti liquidi. Inoltre, negli ultimi anni sono stati trattati e ridotti di volume tutti i rifiuti radioattivi solidi e liquidi che erano presenti.
I circa 500 metri cubi di rifiuti radioattivi presenti, derivanti dalle pregresse attività di esercizio dell’impianto e dalle successive attività di dismissione, sono stoccati in sicurezza nel deposito temporaneo B106, adeguato ai più recenti standard, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale quando sarà disponibile.
Le prossime attività riguarderanno il mantenimento in sicurezza, la gestione dei rifiuti radioattivi e la conclusione dei lunghi lavori di caratterizzazione e bonifica di una parte dell’area di rispetto del sito. Una durata dovuta alla particolare cura che viene adottata nelle misure di caratterizzazione radiologica.
Tranne un quantitativo di rifiuti radioattivi, a debole contaminazione di poche decine di chili, si tratta di materiali inerti quali plastica, ferro, cemento, legno, fusti petroliferi eccetera, interrati in passato durante l’esercizio dell’impianto.
Tale materiale, dopo gli opportuni controlli, verrà rimosso e conferito in discarica.
Con la disponibilità del Deposito Nazionale i rifiuti radioattivi saranno allontanati e il deposito temporaneo smantellato. Il sito sarà così riportato a green field, ossia una condizione priva di vincoli radiologici che consentirà il suo riutilizzo per altre attività.
“Ringrazio Sogin per l’invito - ha affermato il sindaco di Bosco Marengo, Gianfranco Gazzaniga. - Sono estremamente soddisfatto della conclusione del percorso di decommissionig per la nostra sede di Bosco Marengo che ad oggi può considerarsi a tutti gli effetti in brown field e, pertanto, solo in attesa del trasporto definitivo dei rifiuti radioattivi ove verrà costruito il Deposito Unico”.
“Ringrazio tutto il personale - ha dichiarato l’amministratore delegato di Sogin, Emanuele Fontani - che in questi anni ha lavorato con impegno e le autorità e gli enti che a vario titolo hanno autorizzato e accompagnato le diverse fasi di un lavoro complesso che ha liberato il sito da vincoli radiologici”.

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