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Nuovo allarme del Wwf: “Gli sforzi per ridurre le emissioni non bastano”

where Roma when Lun, 03/11/2025 who roberto

Nuovo allarme dell’associazione ecologista: “In vista della Cop30 serve un piano di risposta globale che possa permettere al mondo di limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C”. Il rapporto di sintesi delle Ndc delle Nazioni Unite illustra le misure adottate, ma è necessaria un'accelerazione.

Nonostante gli sforzi, la concentrazionendc.jpg di CO2 nell’aria del pianeta continua a crescere sempre più velocemente. Dice il Wwf che “le politiche globali per ridurre le emissioni di gas serra non sono riuscite a colmare il divario tra ambizione e attuazione, nonostante i progressi evidenti in alcuni settori: questo l’allarme suonato dall'ultimo rapporto di sintesi sugli Ndc (Contributi determinati nazionali) delle Nazioni Unite”.
 
Il documento Ndc
Il documento rileva che gli attuali piani climatici nazionali, se attuati integralmente, potrebbero portare a una riduzione delle emissioni inferiore a un terzo di quella attesa. La riduzione prevista del 19-24% rispetto ai livelli del 2019 è molto lontana dal calo del 60% al 2035, necessario per limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C di aumento della temperatura globale rispetto all’era pre-industriale, previsto dall'Accordo di Parigi. Il rapporto si basa sui 64 piani d'azione nazionali per il clima noti come Contributi determinati nazionali (Ndc) che sono stati presentati dai Paesi entro la scadenza del 30 settembre 2025. Ciò rappresenta solo circa un terzo delle emissioni globali ed esclude gli obiettivi delle principali economie del G20.
 
Verso la Cop30
I negoziati per il Clima si svolgeranno quest’anno dal 10 al 21 novembre a Belém, in Brasile. In quest’occasione leader mondiali e migliaia di negoziatori presenti, rappresentanti di governo, imprese e cittadini, saranno chiamati a prendere impegni.
In vista della Cop30, il Wwf chiede un piano di risposta globale che possa portare il mondo verso l'obiettivo 1,5°C, limitando al massimo la possibilità di superamento di tale soglia che costringerebbe a sforzi titanici per tornare indietro. “Vanno affrontate le questioni relative all'energia, alle emissioni di metano, alle foreste, all'industria pesante e va garantita una transizione equa. La presidenza brasiliana dovrà guidare i Paesi verso una risposta di questo tipo per rafforzare il multilateralismo e gli sforzi globali volti a ridurre le emissioni nell'ambito degli accordi sul clima, a partire dalla Convezione Quadro siglata nel 1992 dall’allora presidente USA George Bush senior, nell’ambito della quale è nato l’Accordo di Parigi”, dice l’associazione.
 
Il commento di Pulgar-Vidal

Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale per il clima e l'energia del Wwf, ha dichiarato: "È indispensabile agire collettivamente per smettere di spingere il nostro pianeta verso il baratro. La scienza è chiara e sono disponibili soluzioni collaudate che possono essere utilizzate in ogni settore. Ciò che ci manca è la volontà politica di ampliare, accelerare e finanziare le soluzioni. La Cop30 deve essere il momento in cui vedremo un'accelerazione degli sforzi per garantire un pianeta vivibile alle generazioni future".
 
Il commento di Midulla
“È particolarmente deludente che, invece di dare l’esempio, le principali economie del G20 non abbiano ancora presentato i loro obiettivi a meno di due settimane dall'inizio della Cop30 – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia. - Tra tutti, spicca il fatto che l’Unione Europea non abbia ancora presentato il suo Ndc, dal momento che la decisione è rimpallata tra ministri dell’Ambiente e i Capi di Stato e di Governo. Ora la parola finale la dovrebbero dire i ministri dell’Ambiente il 4 novembre, a pochi giorni dall’apertura del Summit dei Leader e della Cop: speriamo che l’Europa non voglia perdere una delle principali leve che ancora può guadagnare: l’autorevolezza di chi crea l’economia decarbonizzata, invece di arrancare solo per recuperare terreno”.

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ndc