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​Otto associazioni ecologiste contro la legge sui parchi. Altre a favore

where Roma when Lun, 10/03/2014 who michele

Per Cts, Fai, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e Wwf Italia la riforma è “un attacco alla natura”. Farenatura: “Allarmismo”

Alcune associazioni ambientaliste, Cts, Fai, Italia Nostra, Lipu, Mountain Wilderness, Pronatura, Touring Club Italiano e Wwf Italia, sostengono che la riforma della legge sui parchi sia “un autentico ed inaccettabile attacco alla natura: caccia nei parchi, silenzio assenso sulle nuove opere di trasformazione del territorio, tassa sugli impatti ambientali, gestione dei parchi in mano ai Comuni, interessi privati delle imprese agricole nei consigli direttivi, così il Senato prepara l'attacco alla Natura d’Italia”.
La commissione Ambiente del Senato ha completato la discussione sulle proposte di Legge per la modifica della normativa quadro sulle aree naturali protette, la Legge 394 del 1991, definendo il testo unico che andrà all'approvazione definitiva.
La proposta di legge prevede l'introduzione del silenzio assenso per il nulla osta rilasciato dagli enti parco, il controllo faunistico per tutte le specie, royalty per le opere ad elevato impatto ambientale, aumento del potere dei Comuni nella gestione dei parchi e nuove categorie di parchi per soddisfare solo gli interessi di alcuni territori.
Le associazioni ambientaliste si appellano ai senatori chiedendo di “fermare questo colpo di mano che rischia di trasformare la Legge quadro sulle aree naturali protette in uno strumento per sferrare un attacco mortale al patrimonio naturale del nostro Paese”.
Di parere contrario l’associazione Farenatura. “Non condivido la posizione di alcune associazioni, che hanno generato un allarmismo infondato sulla proposta di riforma alla legge sulle aree protette, confido invece nel lavoro della commissione ambiente del senato che saprà trovare, grazie anche al presidente Giuseppe Marinello, la giusta sintesi delle diverse posizioni già espresse in sede di audizione”, dice Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente – Movimento ecologista europeo. “Del resto giova ricordare che le norme da approvare rappresentano la sintesi di ben tre disegni di legge e il pacchetto di norme in discussione a palazzo madama è comunque migliorativo della legislazione già esistente”. “Il percorso avviato da Marinello e dalla commissione ambiente del senato è stato contrassegnato da apertura, trasparenza e partecipazione”. “Da questa base si può partire perché le aree protette del nostro paese possano essere sempre più tutelate in quanto patrimonio dell’Italia e del mondo, non da svendere ma da proteggere e valorizzare secondo la dottrina da noi seguita di un ambientalismo ragionevole e sostenibile”.