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Quote CO2. La carta made in Italy denuncia extra costi di 50 milioni

where Milano when Lun, 23/07/2012 who redazione

Il Comitato nazionale emission trading ha aperto in questi giorni una consultazione pubblica sulle assegnazioni preliminari di quote di emissione di CO2 per il periodo 2013-2020. Le quote sono attribuite ai settori interessati sulla base dei criteri stabiliti dalla Commissione europea. In base a questi, il settore cartario italiano si vede riconosciute quote sufficienti a coprire meno del 70% del proprio fabbisogno – già calato in modo significativo rispetto ai livelli produttivi pre-crisi – con un aggravio di costo stimabile ad oggi sui 12 milioni di euro l’anno. “Extra costi che potranno salire anche a 50 milioni – denuncia una nota di Assocarta – in quanto dipenderanno anche dai mercati finanziari che influenzano il mercato delle quote di CO2 in base a logiche che poco hanno a che fare con la tutela dell’ambiente”.
“Sono rilevanti le distorsioni che si sono verificate nell’ambito delle aziende del settore che oscillano tra meno 64% e più 161% di assegnazione di quote”, afferma Paolo Culicchi, presidente di Assocarta. “Questo – prosegue – a dimostrazione del criterio fallimentare di assegnazione delle quote predisposto dalla Commissione Ue che non ha riconosciuto adeguatamente la forte diversificazione produttiva e di processo del settore cartario italiano, imponendo benchmark non coerenti con le realtà produttive”.
Secondo Assocarta, è dunque necessario adottare “al più presto” anche in Italia quelle misure che i principali partner europei, come Germania e Gran Bretagna, stanno già predisponendo. Conclude Culicchi: “Altrimenti il gap competitivo creato dall’emission trading, che già ci penalizza nei confronti dei competitor extra-europei ed europei per costi energetici superiori di oltre il 30%, si approfondirà in modo ulteriore”.
L’industria cartaria italiana si posiziona al quarto posto a livello europeo, dopo Germania, Svezia e Finlandia, con una produzione di carte e cartoni di 9,13 milioni di tonnellate realizzate nel 2011.