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​Rapporto Fern: ecco come distruggi la foresta senza saperlo

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 23/03/2015 who michele

Uno studio del Fern dimostra che l’Italia e l’Europa sono tra i maggiori consumatori di terre disboscate illegalmente

deforestazione.jpgSecondo un nuovo studio, tra il 2000 e il 2012 è stato disboscato illegalmente l'equivalente di un campo da calcio ogni due minuti per fornire all'Ue carni bovine, pellame, olio di palma e soia per alimenti, mangimi, scarpe di pelle e biocombustibili.
I Paesi Bassi, l'Italia, la Germania, la Francia e il Regno Unito sono di gran lunga i maggiori consumatori delle materie prime di origine illegale che entrano nell'Ue, che in totale importa il 25% della soia, il 18% dell'olio di palma, il 15% delle carni bovine e il 31% del pellame sul mercato internazionale derivante dalla distruzione illegale delle foreste tropicali.

"Il fatto che l'Ue sia in cima alla classifica mondiale di importatori di prodotti all'origine della deforestazione è attestato, ma è la prima volta che siamo in possesso di dati che dimostrano che la maggioranza di questa deforestazione è illegale”, afferma Saskia Ozinga, coordinatrice della campagna del Fern, l'organizzazione non governativa basata a Bruxelles che ha pubblicato il rapporto.stolengoods-fern.png
Lo studio, intitolato “Stolen Goods: the EU's complicity in illegal tropical deforestation” (Beni Rubati: la complicità dell'UE nella deforestazione illegale delle foreste tropicali), riprende una ricerca condotta nel 2014 e per la prima volta valuta la responsabilità dei consumi europei nella deforestazione illegale, sia in termini di valore sia di perdita di superficie forestale. Si basa sui numerosi studi che documentano la deforestazione illegale (in particolar modo in Brasile ed Indonesia) finalizzata alla produzione di carne bovina, pellame, olio di palma e soia.

Secondo lo studio, i Paesi Bassi, l'Italia, la Germania, la Francia e il Regno Unito importano il 75% dei prodotti illegali fatti entrare in Europa, e ne consumano il 63%. L'importanza delle varie materie prime cambia da Paese a Paese.
Olanda e Germania - I Paesi Bassi e la Germania sono i maggiori importatori di olio di palma, utilizzato in prodotti cosmetici e alimentari che si trovano comunemente nei supermercati.
Inghilterra - Il Regno Unito è una destinazione particolarmente importante per la carne bovina derivante dalla deforestazione illegale.
Italia - La maggior parte del pellame entra in Italia, che importa materie prime provenienti dalla deforestazione illegale per un miliardo di euro. Questo la rende la maggior consumatrice di questi beni nell'Ue.
Francia - La Francia è la maggior importatrice di soia, che per la maggior parte viene utilizzata nel mangime di polli e maiali da carne.

Da dove arrivano i prodotti - Lo studio rileva che la maggior parte dei prodotti agricoli di origine illegale che entrano nell'UE proviene da Brasile e Indonesia. Più della metà di questi prodotti viene dal Brasile, dove si stima che circa il 90% della deforestazione sia illegale; un quarto viene dall'Indonesia, dove si ritiene che la percentuale sia intorno all'80%. Tra gli altri principali paesi d'origine compaiono Malesia e Paraguay.
"I consumi dell'Ue distruggono l'ambiente e contribuiscono ai cambiamenti climatici, ma non solo", afferma Sam Lawson, autore del rapporto. "Per sua natura, la deforestazione illegale porta anche a corruzione e di conseguenza a perdita di guadagni, violenza e abuso di diritti umani. Coloro che cercano di fermarla sono stati minacciati, assaliti o persino uccisi."

Come fermare lo scempio - Il rapporto descrive i provvedimenti da prendere perché l'UE cessi di contribuire alla deforestazione illegale. La raccomandazione principale è che l'UE mantenga fede al proprio impegno di arrivare ad un piano d'azione comunitario in materia di deforestazione e degrado delle foreste.[3]
"La domanda per le materie prime che mettono a rischio il patrimonio forestale è influenzata da diverse politiche dell'Unione, come quelle per l'agricoltura, il commercio e l'energia," spiega Ozinga. "Abbiamo bisogno con urgenza di un piano d'azione per rendere omogenee queste politiche, ridurre i consumi dell'Unione e assicurare che vengano importate solo materie prime legali e di origine sostenibile."
Inoltre, il rapporto suggerisce all'UE di utilizzare la propria forza di mercato per spingere i Paesi fornitori ad attuare riforme per ridurre l'illegalità, come il Piano d'Azione dell'Ue per contrastare il disboscamento illegale.
 
Per saperne di più: www.fern.org/stolengoods/
 
 
 

immagini
Copertina del Rapporto Stolen Goods del Fern Taglio alberi nella foresta