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Rapporto Ue. In Italia aria pessima, ma le auto inquinano meno

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 04/12/2017 who roberto

Nel complesso si prevede un taglio delle emissioni serra che supererà dell'8% il target Ue per il 2020

"La qualità dell'aria in Italia continuasmogtorino.jpg a essere una fonte di preoccupazione" sul fronte delle polveri sottili e particolato, con i valori limite superati in quasi la metà delle zone monitorate nel 2015. È quanto ricorda il rapporto annuale della Commissione Ue sulla situazione energetica nei 28. Da questo rapporto emerge però che sul fronte della CO2, invece, nel 2016 "la media delle emissioni delle nuove auto in Italia sono inferiori alla media Ue" e "costantemente diminuite tra il 2005 e il 2016".

L'Italia è tra l'altro, in base alle ultime proiezioni nazionali del 2017, "sulla strada giusta per raggiungere il suo target per il 2020 di riduzione delle emissioni serra, con un margine di 8 punti percentuali", con un taglio del 21% entro il 2020 rispetto al 2005.
Le auto nuove italiane, infatti, inquinano meno della media europea, e nel complesso si prevede un taglio delle emissioni serra che supererà dell'8% il target Ue per il 2020.
La qualità dell'aria nei principali centri italiani, con per esempio Milano e Torino che hanno dovuto adottare il blocco delle auto, "è questione di grande preoccupazione per la Commissione", ha sottolineato un portavoce dell'esecutivo, ricordando che l'Italia insieme ad altri 15 Paesi è sotto procedura d'infrazione per ripetuto e prolungato superamento dei limiti di Pm10.
Nel 2015 i valori per le Pm10 sono stati superiori in 36 zone su 42 in Italia, quelle per le Pm 2,5 in 18 e quelle per le NO2 in 21. "In aprile abbiamo inviato una richiesta di parere motivato perché l'Italia non aveva posto rimedio a questa situazione", ha ricordato la Commissione Ue. Ora, se continuerà così, il prossimo passaggio sarà la Corte di giustizia europea. Se, infatti, "alcune iniziative sono state prese specialmente nel Nord del Paese", ha riconosciuto il portavoce, si tratta però di "misure ex post", mentre quello che a Bruxelles interessa sono "interventi strutturali che affrontino il problema all'origine". I contatti con l'Italia "sono in corso" ma, avverte Bruxelles, "è presto per dire come evolverà l'infrazione".
Più rosea la situazione per quanto riguarda la CO2. Nel 2016, si legge nel rapporto, "la media delle emissioni delle nuove auto in Italia sono inferiori alla media Ue" e queste sono anche "costantemente diminuite tra il 2005 e il 2016". L'Italia è poi, in base alle ultime proiezioni nazionali del 2017, "sulla strada giusta per raggiungere il suo target per il 2020 di riduzione delle emissioni serra, con un margine di 8 punti percentuali", con un taglio del 21% entro il 2020 rispetto al 2005.

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