torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Rifiuti: arresti per la bonifica ex Sisas, c'è anche un dirigente del Ministero dell’Ambiente

where Milano when Lun, 27/01/2014 who michele

In manette anche uno stretto collaboratore dell'ex Ministro Stefania Prestigiacomo, all epoca dei fatti commissario delegato per la bonifica del sito

Sei persone sono state arrestate nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Milano sulla bonifica dell' area ex Sisas di Pioltello/Rodano. Tra gli altri, è finito in manette anche Luigi Pelaggi, dirigente del Ministero dell'Ambiente e stretto collaboratore dell'ex Ministro Stefania Prestigiacomo, all'epoca dei fatti commissario delegato per la bonifica del sito.
I sei arresti (tre ai domiciliari) sono state eseguiti dai Carabinieri a Milano, Roma e Napoli a carico di funzionari pubblici e pubblici e titolari di società operanti nel settore del movimento terra e del ciclo dei rifiuti.
Imprenditori che, stando all'ipotesi accusatoria, avrebbero corrotto con 700mila euro Pelaggi per ottenere illegittimamente l'aggiudicazione della bonifica del sito senza avere nemmeno i requisiti necessari per partecipare alla gara d'appalto. Inoltre, i rifiuti pericolosi venivano classificati e smaltiti come normali. I reati contestati sono a vario titolo quelli di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione, traffico illecito di rifiuti.
Tra i commenti agli arresti c’è anche quello di Greenpeace che da tempo aveva denunciato la vicenda della bonifica e parla di “un autentico scaricabarile dei rifiuti per il tornaconto economico di pochi.”
Greenpeace ha iniziato nei primi mesi del 2011 a investigare sulle operazioni di bonifica all’ex Sisas, puntando l’attenzione sui criteri della caratterizzazione dei rifiuti asportati, sulla destinazione finale di parte dei rifiuti, sulla frazione di rifiuti pericolosi più contaminata da mercurio e sulle tempistiche. In particolare, Greenpeace aveva segnalato evidenti anomalie nella codifica, spedizione e stoccaggio finale dei rifiuti destinati alla discarica spagnola di Nerva, in provincia di Huelva (Andalusia), gestita dalla società Befesa.
“L’intervento dell’Autorità Giudiziaria è importante e necessario - recita una nota degli ambientalisti - ma al tempo stesso conferma lo scandaloso comportamento del governo italiano e della Commissione Europea, che non sono stati capaci di vedere quello che è sotto gli occhi di tutti: la bonifica della ex-Sisas di Pioltello-Rodano è una truffa vergognosa e una seria minaccia alla salute umana e all’ambiente” dichiara Federica Ferrario, di Greenpeace Italia.
 
Leggi la relazione della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti: documenti.camera.it/_dati/