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Rifiuti. L’associazione dei riciclatori contro la manovra: “È una tari patrimoniale per imprese”

where Roma when Lun, 14/12/2020 who roberto

Secondo l’Unirima, la Tari va adeguata al Testo unico ambientale. “È a rischio l’economia circolare”

Stop alla Tari e adeguamento del sistemaunirima-riciclo-carta_0.png di tassazione sui rifiuti alle disposizioni introdotte dal Testo unico ambientale, con il recepimento delle direttive europee. È quanto chiede l’Unirima, l’Unione nazionale delle imprese del recupero e riciclo maceri, con un appello alle forze politiche al fine di non vanificare le importanti novità introdotte con il recepimento del cosiddetto Pacchetto economia circolare in materia di detassazione. “Se non si procede subito alla modifica del sistema di tassazione, si rischia di affossare l’intero sistema dell’economia circolare” afferma il presidente di Unirima, Giuliano Tarallo.

L’arrivo in aula della Legge di Bilancio è l’occasione per adeguare e implementare questi cambiamenti. La soluzione più efficiente - come già riportato da Unirima alle forze politiche - è adeguare la legge istitutiva della Tari alle disposizioni introdotte dal D.lgs 116/2020 nel Dlgs 152/06, che modificano le definizioni di rifiuti ed eliminano l’assimilazione, levando pertanto la privativa dei Comuni sui rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche e quindi l’esclusione dalla corresponsione della tariffa per quei rifiuti prodotti da utenze non domestiche ed avviati a recupero avvalendosi del mercato.

“Ci sono migliaia di imprese attive nel recupero e nel riciclo dei rifiuti che subiscono ancora gli effetti della obsoleta Tari, ancora slegata dal servizio erogato, e chiedono il suo superamento in favore delle nuove disposizioni tariffarie e della detassazione completa delle attività economiche che affidano la gestione dei rifiuti al mercato. Se davvero si crede nella green economy, prima di iniziare a discutere sulle modalità di gestione dei fondi del Recovery Fund e di come investire decine di miliardi nei prossimi anni, è opportuno intervenire sui problemi immediati delle imprese apportando dei benefici concreti al comparto dell’economia circolare”, conclude il presidente Giuliano Tarallo.

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