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​Rifiuti. La beffa della Sicilia. Tre ordinanze, emergenza fino a maggio

where Palermo when Lun, 05/12/2016 who redazione

Reiterati tutti i provvedimenti straordinari che dal 7 giugno scorso consentono di tenere forzosamente aperte le discariche

Emanate tre ordinanze del presidente della Regione siciliana che sanciscono, di fatto, la prosecuzione della fase emergenziale sulla gestione dei rifiuti sino a fine maggio 2017.
L’ordinanza è stata firmata, le discariche siciliane riaprono i battenti. Dopo 24 ore di stop per il conferimento dei rifiuti, il presidente della Regione Rosario Crocetta ha siglato l’atto che autorizza le discariche siciliane a riaprire i cancelli.

c49d404b6a691802e0936868cd6f4d96400x400.jpegLe tre nuove ordinanze non fanno altro che reiterare tutti i provvedimenti straordinari che dal 7 giugno scorso il governatore ha sfornato per garantire la gestione rifiuti nell’intera isola. Con diverse ore di ritardo, che hanno paralizzato tantissimi Comuni siciliani, le tre ordinanze sbloccano lo smaltimento dei rifiuti e autorizzano di fatto l’attuale status quo fino al prossimo 31 maggio 2017. Dunque, altri sei mesi con lo stesso sistema di gestione rifiuti attuale. Con il fiato sul collo del Ministero dell’Ambiente, con un lunghissimo elenco di prescrizioni da rispettare, ma nella sostanza tutto uguale. Poteri emergenziali, così come accade ormai da anni, in un’emergenza che è diventata amara normalità.

"Ancora una volta si procede ad intervenire su una materia così delicata per gli enti locali dell'Isola senza confronto con una rappresentanza dei comuni", affermano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell'AnciSicilia, che aggiungono: "Avevamo già inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente della Regione, all'assessore regionale dell'Energia, Vania Contrafatto, e ai dirigenti generali dei Dipartimenti dell'Acqua e dei Rifiuti e delle Autonomie locali, Maurizio Pirillo e Giuseppe Morale, evidenziando come non si fosse trovata alcuna soluzione rispetto al gravoso problema dei maggiori costi del servizio integrato dei rifiuti, lievitati in seguito all'emergenza dell'estate scorsa". Adesso, per l'Anci, il rischio è che, col proseguire dell'emergenza, si producano ulteriori costi e che la situazione, anche nel rapporto col cittadino che paga la Tari, "possa diventare esplosiva pure nel 2017. Per tali ragioni è urgente un confronto con la Regione circa gli effetti derivanti dall'attuazione delle nuove circolari".

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Leoluca Orlando, sindaco di Palermo
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