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​Rifiuti. Bruxelles rallenta sugli inceneritori

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 30/01/2017 who redazione

La Commissione interviene sul recupero di energia dai rifiuti e lavora con la Bei per stimolare gli investimenti

europeaninvestmentbanklogo.pngUn anno dopo l'adozione del pacchetto sull'economia circolare, la Commissione analizza l’avanzamento e i risultati delle principali iniziative del suo piano d'azione del 2015.
Insieme alla relazione, la Commissione ha inoltre adottato misure per istituire, di concerto con la Banca europea per gli investimenti, una piattaforma per il sostegno finanziario all'economia circolare che riunirà investitori e innovatori; ha pubblicato orientamenti per gli Stati membri su come convertire i rifiuti in energia; ha proposto un miglioramento mirato della legislazione relativa a determinate sostanze pericolose presenti nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Waste to Energy - La comunicazione della Commissione sul ruolo dei processi "dai rifiuti all'energia" nell'economia circolare intende massimizzare i benefici di questa piccola ma innovativa componente del mix energetico nazionale. In sostanza, Bruxelles dice che bisogna valorizzare recupero e riciclo, mentre l’incenerimento dei rifiuti non è la soluzione migliore, dato che vi sono troppi inceneritori in Europa e in Italia;  si osserva poi che questi impianti vanno gestiti e utilizzati meglio, invece di costruirne nuovi da lasciare inutilizzati, e - infine - che è bene trovare strumenti economici per limitarne l’uso (come l’eliminazione di sussidi e una diversa destinazione dei fondi Bei).

In altre parole, le raccolte differenziate e il riciclo si confermano prioritarie, mentre la combustione dev’essere marginale, come semplice strumento di equilibratura degli sbilanciamenti. A maggior ragione quando, con lo sviluppo delle raccolte differenziate anche in Paesi meno attrezzati, verranno sottratti materiali oggi destinati alla combustione.
Nel caso italiano, si può immaginare per esempio (ma il caso specifico non è citato dal documento) che, piuttosto di costruire nuovi impianti e esportare i rifiuti del Mezzogiorno come fa Napoli, sarebbe meglio usare appieno le centrali termiche di teleriscaldamento a rifiuti come quelle di Milano, Torino, Brescia, Venezia e Parma, che soffrono di mancanza di combustibile a causa della sottrazione di materiali con la raccolta differenziata.

Il documento vuole fornire agli Stati membri orientamenti per trovare il giusto equilibrio nelle capacità di termovalorizzazione, mettendo in luce il ruolo della gerarchia dei rifiuti che classifica le opzioni di gestione dei rifiuti in funzione della loro sostenibilità e assegna assoluta priorità alla prevenzione e al riciclaggio.
Il documento vuole ottimizzare il contributo all'Unione dell'energia e intende valorizzare le opportunità di partenariati transfrontalieri, laddove ciò sia appropriato e in linea con i nostri obiettivi in campo ambientale.

Sostanze pericolose - Il pacchetto adottato dalla Commissione contiene inoltre una proposta per aggiornare la legislazione che limita l'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (la direttiva RoHS).
La proposta intende favorire la sostituzione dei materiali pericolosi al fine di rendere più conveniente il riciclaggio dei componenti.
I cambiamenti proposti faciliteranno ulteriormente le operazioni sul mercato dell'usato (come la rivendita) e la riparazione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Si stima che tali misure ci consentiranno di evitare la produzione di più di 3000 tonnellate di rifiuti pericolosi per anno nell'Ue e di risparmiare energia e materie prime. Soltanto nel settore della sanità il risparmio sui costi è quantificabile in 170 milioni di euro.

Le misure adottate - Infine, nella sua relazione sui progressi conseguiti nell'ultimo anno, la Commissione elenca le misure principali adottate in ambiti quali i rifiuti, la progettazione ecocompatibile, i rifiuti alimentari, i fertilizzanti organici, le garanzie per i beni di consumo, l'innovazione e gli investimenti. I principi dell'economia circolare sono stati gradualmente integrati nelle migliori pratiche dell'industria, negli appalti verdi, nell'uso dei fondi della politica di coesione e, mediante nuove iniziative, nei settori idrico e della costruzione. Per attuare sul terreno la transizione verso l'economia circolare, la Commissione invita inoltre il Parlamento europeo e il Consiglio a procedere all'adozione delle proposte in materia di legislazione sui rifiuti in linea con la Dichiarazione comune sulle priorità legislative dell'Ue per il 2017. Per il prossimo anno la Commissione si impegna a conseguire ulteriori risultati sulla base del piano d'azione per l'economia circolare, mediante, tra l'altro, una strategia sulle materie plastiche, un quadro di monitoraggio per l'economia circolare e una proposta per promuovere il riutilizzo dell'acqua.

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