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Rifiuti. La guerra al traffico di immondizia verso il Nord Italia: 20 arresti

where Milano when Lun, 10/06/2019 who roberto

Sigilli a cinque siti di stoccaggio in Lombardia e Veneto di rifiuti provenienti dalla Campania. Non si sono fermati neppure davanti al sequestro delle discariche abusive

Sono 20 le persone raggiunte da un’ordinanzarifiuti-tossici.jpg di custodia cautelare eseguita a Milano, dai carabinieri del Noe, per gestione e traffico illecito di rifiuti. L’indagine, che ha coinvolto oltre 200 militari, ha portato al sequestro di vari siti di stoccaggio, in particolare di due nel comune di Cornaredo (Milano). Oltre a questi, i più grossi, ci sono altri siti a cui sono stati messi i sigilli, nelle province di Milano, Lodi, Brescia, Mantova e Verona.

Il primo dei soggetti coinvolti è un 50enne, ex amministratore di fatto della Winsystem Groups srl, che faceva da intermediario nel traffico di rifiuti diretti ai capannoni di via Chiasserini, zona Bovisasca, dove nell’ottobre scorso scoppiò un grosso incendio che rese l’aria irrespirabile in città per giorni. L’uomo, che si trovava già nel carcere di Monza per quella vicenda, sarebbe coinvolto anche oggi nella gestione illecita di rifiuti, insieme al fratello, amministratore di diritto della stessa società.
 
Nell’ordinanza firmata dalla gip Giusy Barbara, che aveva convalidato a febbraio le 15 misure cautelari per l’incendio di via Chiasserini, compare anche un altro nome già coinvolto nell’operazione "Velenum": quello di un 35enne di Caserta, che era invece l’amministratore della Waste Solution srl e gestore della Gea Log, che garantivano il trasporto nei siti illeciti (Ventrone aveva già allora precedenti specifici). Oltre al capannone di via Copernico a Cornaredo, la Winsystem aveva creato un altro sito abusivo in via Milano, sempre nello stesso comune, dal momento che il primo deposito era stato riempito.

Le indagini coordinate dai pm Donata Costa e Silvia Bonardi hanno portato ad accertare che anche dopo l’esecuzione della prima ordinanza gli accusati abbiano continuato la loro attività illecita: una circostanza che la gip ritiene "sorprendente". Il traffico di rifiuti aveva una fonte di approvvigionamento privilegiata, ovvero la Campania, grazie al canale gestito dai fratelli Ventrone. Un altro filone dell’indagine riguarda invece i fratelli Assanelli, Maurizio e Stefano, titolari di un’azienda di trasporti. I camion realizzavano un "margine" in base alla distanza percorsa con la spazzatura illegale: in un’intercettazione è proprio Maurizio a dire: "Allora, cinquanta chilometri mi devi dare 600 euro, dopo cento ne voglio mille e due".
 
Le reazioni del sottosegretario Gava e dell’assessora lombarda Cattaneo 
– “Ribadisco ancora una volta la necessità urgente di provvedere allo snellimento delle procedure autorizzative in tema di rifiuti: le illegalità si sviluppano anche perché la normativa sulla gestione dei rifiuti è troppo complessa e lontana dall'essere attuale e pronta a rappresentare le esigenze del settore. L'abusivismo e la ecocriminalità vanno sempre contrastate ma anche lo Stato e la politica devono fare la loro parte fornendo al settore gli strumenti per operare nella certezza normativa e pianificare ed attuare una strategia per gli impianti e le infrastrutture connesse". Lo ha dichiarato Vannia Gava, sottosegretario all'ambiente.

"Nel ringraziare la magistratura e le forze dell'ordine occorre sottolineare che questa è la patologia della gestione dei rifiuti. La patologia va contrastata con ogni mezzo, soprattutto quando assume una dimensione imprenditoriale, ma ogni anno in Lombardia vengono gestiti 4,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, 16 milioni tonnellate di rifiuti speciali e 12 milioni di tonnellate di rifiuti inerti grazie a un sistema industriale che funziona, che opera all'interno della legalità e che tratta quantitativi di migliaia di volte più grandi". Questo il commento dell'assessore all'Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.

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