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Rifiuti. Verso l’emergenza. La Cina vieta altre 32 tipologie di materiali da riciclo

where Pechino (Cina) when Mer, 02/05/2018 who roberto

Dopo carta da macero e plastica da rigenerare, da dicembre sarà bloccato anche l’import di rottami metallici. In Europa e Usa (non in Italia) investimenti in nuovi impianti

La Cina ha deciso di vietare l'importazionecinarifiuti.jpg di 32 tipologie di rifiuti solidi fra il 2018 e il 2019, dopo aver già proibito l'import di altre 24 tipologie dal 1° gennaio 2018. Dal 31 dicembre 2018 non potranno più entrare in Cina 16 tipi di rifiuti, tra i quali le carcasse di auto compresse e i pezzi di navi demolite. Dal 31 dicembre 2019 il bando riguarderà altre 16 tipologie, fra le quali i rottami di acciaio inossidabile.

Il grande riciclatore del mondo - La Cina dagli anni Ottanta era diventata un grande importatore di rifiuti, che riciclava per farne materia prima per soddisfare il fabbisogno della crescita industriale molto intensa. I paesi industrializzati mandavano in Cina, mediamente, la metà della loro spazzatura differenziata, come la plastica o la carta.
Problemi di inquinamento - Negli ultimi anni, però, la Cina ha cominciato a porsi il problema del gravissimo inquinamento. Molta della spazzatura non veniva riciclata, per inefficienze del sistema o perché fortemente contaminata da altri materiali, e finiva nell'ambiente, già fortemente inquinato. Di qui la decisione di vietare l'importazione di rifiuti dall'estero, per ridurre la massa di materiali inquinanti.
I divieti - Il 1° gennaio di quest'anno è stata bloccata l'importazione di materiali come le plastiche e il cartone, creando grossi problemi per le aziende di raccolta. Il 1° marzo sono stati imposti limiti più stretti alle importazioni rimanenti.
Investimenti in impianti - Il blocco ha avuto anche un effetto positivo in Usa ed Europa: tranne che in Italia, ciò ha spinto le aziende occidentali dei rifiuti a investire su nuovi impianti per smaltire la spazzatura che non va più in Cina, creando così nuova occupazione.

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