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​Rifiutologia. Residui alla diossina venduti come speciali, cinque indagati

where Genova when Lun, 05/03/2018 who redazione

Le ceneri pericolose di una fonderia di Voltri avrebbero dovuto essere trattate prima di essere cedute in Giappone e negli Usa

diossinapericolosa.jpgUn traffico di rifiuti pericolosi contenenti diossina è stato scoperto dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico. Sono stati sequestrati tre forni di una fonderia e 1,5 milioni ritenuti provento del traffico dal 2013 al 2017. Almeno cinque gli indagati, tra questi una dirigente del settore Ambiente della Provincia-Città metropolitana di Genova.
L'inchiesta ruota su una fonderia di Voltri. L'indagine è stata avviata dall'esame di Arpal delle ceneri prodotte dai forni che venivano rivendute come rifiuti speciali non pericolosi, i quali invece avrebbero dovuto essere trattati prima di essere ceduti.

Le irregolarità, a detta degli inquirenti, erano agevolate da una dirigente della Provincia "la quale, pur a conoscenza della natura dei rifiuti ne ha consentito quel tipo di gestione senza avere in cambio denaro o altri profitti”.
Secondo i Carabinieri, sono centinaia le tonnellate di rifiuti avviati illecitamente a recupero in impianti europei, negli Usa e in Giappone.

Le analisi condotte dai tecnici dell'Arpal sulle ceneri hanno rilevato elevati valori di diossine non dichiarate dal produttore che ha violato anche le normative sulla distruzione dei rifiuti contenenti diossina. Le irregolarità - dicono ancora i Carabinieri - hanno consentito di evitare i costi di smaltimento e, conseguentemente, di trarre ingenti profitti dalla vendita di tali materiali.

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