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​Sentenza: i fusti tossici della Gorgona non sono disastro ambientale

where Livorno when Lun, 30/03/2015 who redazione

Assolte le tre persone imputate per la caduta nel Tirreno di quasi 200 fusti pieni di catalizzatore usato, in gran parte ricuperati. Secondo il gup Del Forno il fatto non sussiste

250px-shipimo9465552-eurocargovenezia.jpgAl processo a Livorno, celebrato con rito abbreviato, assolti i tre imputati per i 198 fusti tossici persi in mare al largo di Gorgona dalla nave Eurocargo Venezia del gruppo armatoriale Grimaldi il 17 dicembre 2011.
Il fatto non sussiste: così il gup Antonio del Forno per l'accusa di disastro ambientale contestata in concorso al comandante della nave Pietro Colotto, 65 anni, a Salvatore Morello, 49, responsabile del magazzino della Isab, produttrice del rifiuto, e a Mario Saccà, 57 anni, spedizioniere della merce-rifiuto, amministratore della F.lli Saccà.
 
Un carico di catalizzatori nella tempesta - La nave stava trasportando un carico di catalizzatore usato dalla raffineria Isab di Priolo (Siracusa) destinato a essere rigenerato. Una tempesta furiosa spinse fuori bordo il carico, parte del quale era caricato in camion fissati sulla coperta della nave. I camion e i fusti si dispersero al largo dell’isola della Gorgona.
 
Operazione unica al mondo - Con un’operazione mai tentata prima, il ministero dell’Ambiente, l’Ispra, le capitanerie di porto e diversi enti scientifici pubblici si misero alla ricerca del carico. Con tecnologie innovative, basandosi su modelli di calcolo relativi alle onde e al percorso della nave, l’area di caduta del carico fu ristretta a pochi chilometri e fu realizzato un robot sottomarino per l’ispezione del fondale.
Quest’operazione unica al mondo ha consentito di individuare, fra i moltissimi rottami sparsi nei secoli sul fondo, anche circa 120 fusti: purtroppo per altri 71 di essi non è stato possibile il ricupero.
 
Il decreto per i cetacei (ma anche gli inchini e le grandi navi a Venezia) - L’evento spinse il Governo (allora era il Governo Monti, ministro dell’Ambiente era Corrado Clini) a emanare un decreto che disponeva tre cose: l’obbligo di fissare meglio i carichi pericolosi sulle navi in transito nel Santuario dei cetacei (il medio-alto Tirreno), le norme anti-inchini per le navi da crociera e il divieto (futuro) di passaggio delle grandi navi da crociera a Venezia.
 
Ecoreati - L’assoluzione di Livorno ripropone il tema di altri processi per disastro ambientale finiti in nulla, come il caso dell’Eternit. Su questo argomento la Camera sta discutendo il disegno di legge Ecoreati, mirato proprio a definire dal punto di vista giuridico e penale il reato di disastro ambientale.

immagini
La nave Eurocargo Venezia