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Che sia un governo verde. L’appello degli ambientalisti

where Milano when Mar, 12/03/2013 who matteo

Lanciata la petizione che sarà sottoposta a Bersani, Vendola e Grillo: “Grande occasione da non perdere per mettere l’Italia sulla rotta giusta”. Sette punti nell’eco-telegramma. Li puoi firmare qui

“Una grande occasione da non perdere per mettere l’Italia sulla rotta giusta”. Così gli ambientalisti lanciano un appello a Bersani, Vendola e Grillo perché il prossimo sia un governo verde.
Nella campagna elettorale, avevano già denunciato, “la parola ambiente è stata trascurata”. E oggi parte la nuova petizione da firmare su change.org (www.change.org/it/petizioni/fiducia-a-un-governo-ambientalista-firma) per una eco-soluzione alla crisi politica italiana. Sono sette i punti – dalle rinnovabili ai green job fino alla tutela del territorio e alla mobilità sostenibile – che riprendono l’appello delle associazioni per non perdere un’occasione nata con un voto che, per la prima volta, ha mandato in parlamento una maggioranza favorevole (almeno sulla carta) a un programma green.

Questi i sette impegni da prendere nel primo anno di governo contro lo spreco di ambiente, territorio, energia e futuro:

1) Garantire la legalità e la giustizia, la trasparenza e l’equità nelle filiere agricole e alimentari, ambientali ed energetiche, aumentando efficienza ed efficacia dei controlli con un’adeguata tutela penale dell’ambiente.

2) Fissare l’obiettivo del 100% rinnovabili, procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, rinunciare al piano di sviluppo delle trivellazioni petrolifere in mare e definire una roadmap per la decarbonizzazione che sostenga la green economy, e per il risparmio energetico.

3) Spostare i fondi stanziati per strade e autostrade verso il trasporto sostenibile (ferrovia, nave, bici, mezzi elettrici e a basso impatto ambientale, car sharing) e il trasporto pendolare nelle aree urbane, definendo un piano nazionale della mobilità che superi definitivamente il programma delle infrastrutture strategiche.

4) Rendere compatibili le scelte economiche e di gestione del territorio con la conservazione della biodiversità naturale attribuendo un ruolo centrale ai parchi, e varare un piano della qualità per il settore turistico per valorizzare i beni culturali e ambientali.

5) Approvare un pacchetto di interventi per favorire l’occupazione – soprattutto giovanile – in agricoltura, sostenere le colture biologiche, biodinamiche e a basso impatto ambientale e promuovere modelli di consumo alimentare sostenibili.

6) Approvare una legge che fermi il consumo di suolo e aumentare i vantaggi fiscali che derivano dalla scelta a favore del recupero e della ristrutturazione, dell’architettura bioclimatica e dell’urbanistica mirata all’abbattimento dell’inquinamento e alla riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio edilizio.

7) Incentivare non solo la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali ma anche la lotta agli sprechi in ottica preventiva, cominciando a tagliare il sostegno agli inceneritori e alle discariche.

Leggi e firma l’eco-telegramma!

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