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Lo smog costa all’Europa 27 miliardi all’anno in giorni di lavoro persi

where Bruxelles (Belgio) when Mar, 11/06/2013 who matteo

Il commissario all’Ambiente, Janez Potocnik, presenta in occasione della “Settimana Verde” i dati relativi all’impatto dell’inquinamento sul sistema sanitario. Anche le aree protette (Natura 2000) sotto scacco. Milano lancia la “low emission zone”

L’Europa stima che i giorni lavorativi persi a causa dell’inquinamento dell’aria nell’anno 2010 siano costati all’economia dei 27 circa 12 miliardi di euro. Lo ha fatto sapere il commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik, durante i lavori a Bruxelles della “Settimana Verde”, la maxi conferenza europea dedicata quest’anno alla qualità dell’aria.
“L’emergenza smog non è solo una preoccupazione ambientale o di salute ma un imperativo economico per l’Unione”, ha commentato il commissario, sottolineando anche l’impatto sui bilanci dei servizi sanitari nazionali. E dall’inquinamento dell’aria non si salvano nemmeno le aree protette europee: “Due terzi dei siti Natura 2000 risultano minacciati – ha detto Potocnik – soprattutto dall’ammoniaca prodotta in agricoltura e dagli ossidi di azoto che fuoriescono dalla combustione dei motori”. La stessa agricoltura, infatti, soffre di danni alle colture con un impatto stimato di circa 3 miliardi l’anno.
L’aria che respiriamo è migliorata rispetto agli anni Settanta e Ottanta, “ma resta ancora molto da fare”, ha aggiunto Potocnik, per il quale limitare l’inquinamento non è un costo ma un investimento per una società in salute e produttiva.
Quattro le priorità d’azione per il commissario Ue: il pieno rispetto della normativa continentale al 2020, target chiari per il periodo post 2020, l’elaborazione di nuove misure per arrivare agli obiettivi e valorizzare le imprese che sviluppano tecnologie innovative. 
Milano: “Area C apprezzata in Europa” – Milano sarà città pilota per tutta la Lombardia grazie ai progetti Converse e Sistema integrato infomobilità, approvati dalla giunta, che interesseranno un’area ben più vasta di quella della città. Il recente rapporto Ue è per Milano “un riconoscimento importante perché conferma il traffico come bestia nera dei grandi centri urbani, e non solo, e che la scelta di istituire Area C è in linea con le politiche delle città più avanzate in Europa”, ha commentato l’assessore alla Mobilità e ambiente, Pierfrancesco Maran, in occasione dell’incontro a palazzo marino con la commissaria europea al Clima Connie Hedegaard.
Grazie ai due progetti sarà realizzata una cintura di venti varchi elettronici sperimentali al confine del comune di Milano, ma interna alle tangenziali, che consentirà di controllare in tempo reale il carico di traffico all’ingresso, stimarne la velocità media di percorrenza e valutare le differenti classi veicolari sulla rete cittadina. Si creerà così una sorta di “low emission zone”.
I due sistemi sono coperti da cofinanziamenti: parte dell’importo (circa 1 milione e 82mila euro) arriva dal ministero dell’Ambiente, attraverso un accordo di programma. Il rimanente è stanziato dal comune (1,7 milioni) e dalla regione (1,5 milioni).

Tutte le info sulla “Settimana Verde”: greenweek2013.eu

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