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Surprais! Carne e frutta costerebbero al pianeta la stessa quantità di acqua

where Milano when Mar, 26/02/2013 who redazione

Basta con la sostenibilità “al chilo”: è l’appello degli esperti a WiGreen. L’alimentazione genera dal 20% al 30% del nostro impatto ambientale

Le attività connesse all’alimentazione generano dal 20% al 30% del nostro impatto ambientale. Con le nostre scelte alimentari possiamo quindi “regolare” l’impatto e dare una mano al pianeta.
È quanto emerso a WiGreen, il primo forum interattivo sulla sostenibilità ambientale che si è svolto di recente alla fondazione Catella di Milano. Presenti diversi esperti italiani e internazionali, tra cui rappresentanti della Fao, che hanno presentato al pubblico i più recenti dati sullo stato di salute del pianeta e le soluzioni concrete e alla portata di tutti per combattere l’invecchiamento della Terra.
Per esempio, come comporre una dieta sostenibile all’italiana: secondo Ettore Capri, professore dell’università Cattolica di Piacenza e direttore del Centro di ricerca sullo sviluppo sostenibile in agricoltura Opera, non esistono alimenti “buoni” e alimenti “cattivi”. “Prendiamo come esempio il water footprint della carne – ha spiegato Capri. – Se confrontiamo l’impatto produttivo di un chilo di carne con un chilo di frutta, la frutta può sembrare un alimento buono e la carne un alimento cattivo. Ma, nel contesto di un’alimentazione equilibrata, un italiano consuma un chilo di frutta in poco più di due giorni, mentre un chilo di carne rossa è sufficiente per ben cinque settimane: questo significa – ha sostenuto l’esperto – che l’impatto di questi due alimenti è praticamente equivalente nel nostro sistema alimentare”.
In generale, secondo Capri, sistemi di valutazione quali water e carbon footprint sono in grado di fornire delle indicazioni “ancora molto imprecise in relazione ad una filiera complessa come quella della carne”. L’impatto che oggi è attribuito alla bistecca, per esempio, è da ridimensionare in funzione di tutta una serie di sottoprodotti dell’allevamento non considerati, come il pellame e il cibo per animali. “È fondamentale ricordare soprattutto questo: per rispettare l’armonia del nostro ambiente dobbiamo semplicemente mangiar sano, nel rispetto della dieta mediterranea e delle nostre tradizioni – ha concluso il professore – Se l’alimentazione è equilibrata, anche l’ambiente ringrazia”.