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Te capì? Milano è la città turisticamente più sostenibile

where Milano when Lun, 10/12/2012 who redazione

L’assessore D’Alfonso: “Un volano per Expo 2015”. La classifica è il frutto di uno studio condotto dall’Osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile

Prima Milano, seconda Firenze, terza Torino. È questa la classifica dei comuni italiani “turisticamente sostenibili in relazione alla spesa pubblica locale” presentata di recente a Roma.
“Il primato è la conferma della qualità della nostra offerta turistica”, dice l’assessore al Turismo del comune di Milano, Franco D’Alfonso. La classifica è il frutto di uno studio condotto dall’Osservatorio nazionale spesa pubblica e turismo sostenibile, promosso dall’Ebnt (Ente bilaterale nazionale del turismo) con la partecipazione dell’Upi (Unione province italiane), della provincia di Rimini e dell’Ires nazionale e che si avvale della collaborazione con il network degli Osservatori sui bilanci degli enti locali.
“La sostenibilità – aggiunge l’assessore del capoluogo lombardo – rappresenta un aspetto importante per un numero sempre crescente di turisti e, come questo riconoscimento dimostra, può rappresentare un concreto volano di crescita economica. Inoltre, questo premio può essere un elemento di ulteriore attrattività anche in vista di Expo 2015”. Tra le prime dieci classificate spiccano alcune grandi metropoli italiane. Oltre a Milano, prima, troviamo Firenze, seconda, Torino, terza, e poi via via nell’ordine Napoli, prima delle città del sud, Rimini, Avellino, Bergamo, Pescara, Verbania e Como. Inoltre: Bologna al quattordicesimo posto, Palermo al sedicesimo e Roma al ventisettesimo.
La classifica è stata elaborata basandosi sull’Indice di turismo sostenibile, calcolato prendendo in esame diversi parametri. Tra questi, particolare rilevanza assumono la caratterizzazione occupazionale e demografica locale, la ricettività turistica, l’accessibilità in termini di infrastrutture, il rischio e la qualità ambientale, oltre all’attrattività naturalistica e storico paesaggistica. E, infine, l’aspetto economico con l’analisi delle imprese turistiche locali.

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