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​Che tempo che fa - Più tempeste in Nord Europa ed estati aride a Sud fino al 2060

where Stoccolma (Svezia) when Lun, 04/11/2013 who redazione

Un rapporto dell'Istituto meteorologico norvegese prevede climi più burrascosi e umidi a nord-ovest, e un aumento di ondate di calore nel Mediterraneo

Tempi duri per l'Europa, meteorologicamente parlando. Un rapporto dell'Istituto meteorologico norvegese e delle Accademie delle scienze nazionali europee prevede climi più burrascosi e umidi a nord-ovest, e un aumento delle estati aride a sud, con prolungate ondate di calore e un generale calo delle ondate di freddo intenso, almeno fino al 2060.
Anche se, secondo il report, il clima nelle prossime decadi è difficile da prevedere, è altamente probabile che sarà influenzato dai cambiamenti provocati dall'uomo per via delle emissioni di gas serra. “Gli studi - spiega il rapporto - indicano precipitazioni ad alta intensità per l'Europa settentrionale e un aumento della durata dei periodi asciutti e aridi in quella meridionale. Nei prossimi 70 anni è prevedibile che vi saranno precipitazioni estreme e ad alta intensità sempre più frequenti, anche se con profonde variazioni da regione a regione. Dovrebbe cambiare la stagionalità e la struttura delle precipitazioni”.
Per i climatologi europei, l'aumento delle temperature globali aggraverà il rischio di climi ed eventi estremi, come l'ondata di calore senza precedenti registrata in Russia ed Europa dell'Est nel 2010, o la catastrofica alluvione estiva di sei anni fa in Inghilterra.
Il rapporto spiega come le precipitazioni invernali siano diminuite nell'Europa centro-meridionale, mentre sono aumentate in quella settentrionale per lo spostamento delle burrasche nord-atlantiche e l'indebolimento di quelle mediterranee. Brevi e isolati periodi di pioggia si sono fusi in prolungate ondate di umidità.
“Le simulazioni dei modelli climatologici - conclude il rapporto - indicano un aumento del rischio di tempeste più dannose nell'area nord-occidentale, mentre nell'Europa meridionale le tempeste forti diminuiranno. Le ondate di calore diventeranno più frequenti, lunghe e intense, e i periodi di freddo e gelo caleranno”.
 
 

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