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​Territorio e gestione dell’acqua: migliora la qualità in Lombardia

where Milano when Mar, 22/07/2014 who redazione

Le analisi dell’Arpa e la Goletta Verde dicono che i laghi e i corsi d’acqua diventano più puliti anche se molti problemi vanno risolti

“I laghi e i fiumi costituiscono una risorsa fondamentale per il nostro territorio, basti pensare che la Lombardia è una delle regioni d'Italia più ricche d'acqua ed è la regione con la maggior presenza di laghi: in termini di superficie essi rappresentano circa il 40 per cento della superficie lacustre nazionale, mentre in termini di volume ben il 60 per cento”. Lo ha detto l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della Goletta Verde nella sede milanese della Legambiente.
È importante il lavoro svolto dalla Legambiente per il monitoraggio delle nostre acque, con il contributo del Coou (Consorzio obbligatorio oli usati) e di Novamont anche perché i laghi e i fiumi lombardi, oltre ad avere una grande importanza per la salvaguardia della biodiversità, svolgono funzioni di stabilizzazione del clima e possiedono una valenza economica non indifferente, fornendoci acqua per uso irriguo e potabile, prodotti ittici, produzione di energia elettrica e il turismo.
“Per conoscere lo stato di salute delle nostre acque - ha dichiarato Terzi - abbiamo a disposizione il primo triennio di monitoraggio della qualità dei corpi idrici compresi nel piano di gestione 2009/2011. Sebbene i dati definitivi si abbiano alla fine del secondo triennio, già col primo abbiamo una classificazione provvisoria, che indica una tendenza”.
In totale l’Arpa Lombardia monitora circa 800 punti relativi a corpi idrici superficiali e sotterranei.
I corpi idrici superficiali monitorati (componente ecologica e chimica) nel triennio 2009-2011 sono stati 623; di questi, 554 hanno il raggiungimento di buona qualità entro il 2015 (circa 89 per cento). Attualmente raggiungono lo stato buono (sia per la componente ecologica che chimica) 163 corpi idrici superficiali su 623 monitorati (circa 26 per cento).
Dei 554 corpi idrici con obiettivo del raggiungimento di buona qualità entro il 2015, 359 sono naturali e 195 sono canali artificiali. Su 40 corpi idrici lacustri monitorati sono buoni nel primo triennio solo 6 (circa 15 per cento), 17 sono quelli con obiettivo buono al 2015 (circa 42 per cento).
“La situazione contiene elementi di preoccupazione - ha ammesso Terzi - ereditati dalle passate gestioni, ma stiamo cercando segnare un'inversione di tendenza. Uno dei più rilevanti fattori di pressione è costituito dalle insufficienze del ciclo della raccolta e depurazione delle acque reflue: rete fognaria incompleta o ammalorata, depuratori mancanti o sottodimensionati, sono problematiche diffuse correlate a un ritardo con cui si è organizzato il servizio idrico integrato in Lombardia. Un'eredità pesante di cui la Regione si sta occupando, cercando di sostenere e di spingere i processi locali di organizzazione, razionalizzazione e programmazione”.

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