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​La Toscana blocca le concessioni per l’estrazione di CO2 dal sottosuolo

where Firenze when Lun, 23/03/2015 who michele

Il consiglio regionale esamina le disposizioni urgenti per la coltivazione mineraria. Dibattito a Certaldo

La proposta di legge della Giunta regionale della Toscana per bloccare il rilascio di permessi di ricerca e di nuove concessioni per la coltivazione mineraria di CO2 è stata licenziata a maggioranza nelle Commissioni Ambiente e Sviluppo economico dell'assemblea regionale, presiedute rispettivamente da Gianfranco Venturi e Rosanna Pugnalini, entrambi del Pd.
La CO2 viene estratta dai giacimenti sotterranei di cui è ricca la Toscana per essere usata per il riempimento di estintori, la gasatura delle bevande e per altre applicazioni.

Le “Disposizioni urgenti” inibiscono concessioni e rilascio di permessi “fino a quando sia stato effettuato il recupero completo della CO2 prodotta dalle centrali geotermoelettriche presenti in Toscana”. Il divieto viene applicato anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge, mentre è consentito il mero rinnovo delle concessioni già rilasciate.
vittoriobugli.jpg"La Regione non rilascerà concessioni alle aziende che intendono coltivare nuovi campi per estrarre dal suolo anidride carbonica: come riprova possiamo portare una serie di atti, chiari e coerenti, che sempre sono andati in questa direzione e sui quali non sono possibili interpretazioni diverse". Così a Certaldo Vittorio Bugli, assessore alla Presidenza della Regione Toscana, davanti a un'assemblea organizzata dal Comitato contro la CO2.

"Lo scorso settembre - ha proseguito Bugli - in Giunta abbiamo approvato una delibera per definire la linea: la Toscana ha una produzione di CO2, dagli impianti geotermici, che è sei volte l'intero fabbisogno nazionale di CO2; dal 2009 abbiamo un accordo con Enel che deve mettere a disposizione, senza richiedere corrispettivi, la CO2 in uscita dagli impianti di abbattimento. Non ha dunque senso che si vadano ad aprire nuovi impianti di estrazione dal suolo".
“Dall'inizio abbiamo sempre tenuto il timone dritto - così conclude Bugli - e mai ci sono stati ripensamenti: non è uso di questa Giunta esprimersi lasciando dubbi e tantomeno non agire con decisione quando siamo convinti di una cosa”.

“Gli interventi che saranno inibiti - si legge nella relazione illustrativa della legge - saranno compensati con la possibilità di recuperare l'anidride carbonica rilasciata in atmosfera dalle centrali geotermoelettriche”. La proposta di legge stabilisce infatti che nei titoli abilitativi per la realizzazione di impianti con processi di combustione che sviluppano CO2, si preveda l'obbligo, per il titolare, di rilasciare gratuitamente l'ossido acido.

Nel testo viene inoltre precisato che Enel Green Power, “attuale unico gestore di centrali geotermoelettriche in Toscana”, si è “già impegnata a cedere gratuitamente l'anidride carbonica prodotta”.
Il blocco che la Giunta a guida Enrico Rossi intende mettere è “paradossale” per il consigliere Marco Taradash (Ncd), ed “eticamente discutibile”. “Si interviene contro la legge sulla concorrenza e non è accettabile ripararsi dietro la scusa che non c'è tempo perché siamo a fine legislatura”. Taradash ha formalmente chiesto di “aprire la fase delle consultazioni” ricordando peraltro che ci sono società che “da tempo hanno fatto richiesta di concessione”.
 
 

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Assessore alla Presidenza della Regione Toscana