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In Toscana il nuovo Piano per l'aria: trasporto pubblico e guerra ai PM10

where Firenze when Lun, 27/11/2017 who roberto

Prima causa la combustione di legna. Ormai i fumi del motore inquinano meno di freni e pneumatici

Guerra dichiarata all'inquinamentobustoscana.jpg, in Toscana, nei tempi più rapidi possibile: nessuno dovrà più essere esposto a livelli di Pm10 e biossido di azoto oltre i valori limite. Il Piano regionale per la qualità dell'aria (PRQA), che individua le principali cause dell'inquinamento e le aree più critiche, lavora per questo. Il suo principale obiettivo è portare a zero la percentuale di popolazione esposta a livelli di inquinamento oltre i valori limite di particolato fine PM10 (oggi siamo al 17,2% e riguarda i territori della Piana lucchese, la Valdinievole, la Piana tra Prato e Pistoia e Valdarno Superiore) e di biossido di azoto NO2 (oggi siamo al 9,3% e riguarda l'area urbana del Comune di Firenze).
La causa principale di inquinamento - La principale causa di inquinamento da PM10 è rappresentata dalla combustione delle biomasse. Si tratta di quelle usate per riscaldamento domestico, ma anche degli sfalci e delle potature oggetto di abbruciamenti all'aperto. Le biomasse contribuiscono tra il 43% e il 53% ai livelli di inquinamento misurati tra novembre e marzo, il cosiddetto periodo critico.
Veicoli sempre più puliti - Seconda causa è il traffico, che contribuisce tra il 16% e 18% all'inquinamento da PM10. I dati mostrano però che, a seguito del rinnovo del parco circolante, la principale emissione di PM10 non riguarda più quello che esce dalla marmitta, ma è rappresentato dall'usura di freni, gomme e asfalto che sono ovviamente comuni a tutte le tipologie di veicoli, indipendentemente dal loro tipo di alimentazione. Agricoltura (attività di allevamento) e industria contribuiscono all'inquinamento da PM10 con circa il 14%.
La lotta contro lo smog - Le azioni di contrasto previste dal PRQA per le PM10:
- divieto per le nuove costruzioni nelle aree critiche dell'utilizzo di biomassa per il riscaldamento, mentre in tutto il resto del territorio regionale saranno permessi solo impianti a biomassa di elevata efficienza (almeno 4 stelle su 5);
- coinvolgimento dei Carabinieri forestali per controllare il rispetto delle ordinanze di divieto di abbruciamento all'aperto emesse per tutto il periodo da novembre a marzo;
- politiche di incentivo per l'utilizzo del trasporto pubblico locale (tramvia, rinnovo e incremento flotto autobus, miglioramento trasporti ferroviari, ecc.) e mobilità dolce (piste ciclabili, mobilità pedonale, ecc.). Promozione dei veicoli elettrici, presente nel Piano, i quali - anche se hanno ovviamente le stesse emissioni da usura dei veicoli tradizionali - non hanno emissioni di monossido e biossido di azoto (NO ed NO2) e quindi contribuiscono a risolvere il problema dei superamenti di NO2 .
- Azioni per limitare le emissioni in particolare di precursori del PM10 (cioè sostanze che a seguito di complesse reazioni chimiche in atmosfera si trasformano in particolato PM10).
- Educazione e sensibilizzazione per comportamenti e stili di vita ambientalmente sostenibili. Il Piano individua l'informazione e l'educazione ambientale come azione strategica e trasversale finalizzata a diffondere una maggiore consapevolezza rispetto alle cause e alle interazioni che incidono sulla qualità dell'aria.
Inoltre, il Piano promuove l'efficientamento energetico degli immobili pubblici e delle sedi di impresa e processi produttivi attraverso i fondi POR-FESR 2014-2020.

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