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​A tutto smog. Istat: migliora la qualità dell'aria nelle città del Nord

where Roma when Lun, 21/12/2015 who redazione

La situazione più critica è a Frosinone. Solo a Roma la situazione è sostanzialmente stabile

La qualità dell'aria migliora complessivamente nel 2014, soprattutto nelle città del Nord; tuttavia restano elevati i livelli per alcuni inquinanti e, in diversi capoluoghi, si rilevano picchi nelle medie orarie o giornaliere. Lo afferma l'Istat nel report 2014 “Qualità dell'ambiente urbano, fattori di pressione”.

istat-logo.jpgConsiderando la concentrazione delle polveri sottili, per la prima volta il miglioramento è dovuto in prevalenza alla diminuzione dei superamenti delle soglie di rischio per il PM10 (più di 35 giorni nell'anno oltre il limite della media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo d’aria) nei capoluoghi del Nord, dove il problema è maggiormente diffuso (le giornate sono ancora sopra i limiti in circa la metà delle 46 città che hanno monitorato l'inquinante, mentre nel 2013 erano il 70%), in forma meno accentuata in quelli del Centro (dal 30 al 15% dei 20 capoluoghi che lo hanno monitorato).

Nel Mezzogiorno si rileva, al contrario, un lieve peggioramento: salgono infatti da sei a otto i capoluoghi dove sono registrate situazioni oltre la soglia di rischio (dal 17 al 24%, nonostante la diminuzione delle città dove si è effettuato il monitoraggio).

Nel 2014 il limite per la protezione della salute umana del PM10 è stato superato in 35 capoluoghi. In sette città il numero di giorni di superamento è più del doppio dei 35 indicati come soglia dalla normativa. Rispetto al 2013 (44 le città interessate) continua il trend di riduzione iniziato tre anni prima, dopo il picco di 59 comuni registrato nel 2011.
Considerando i tre indicatori disponibili relativi ai particolati (superamenti della media giornaliera per il PM10, valore massimo delle concentrazioni medie annue di PM10 e PM2,5), la situazione più critica è quella di Frosinone, dove entrambe le centraline attive rilevano per più di 35 giorni il superamento della media giornaliera di 50 microgrammi/m3, in una si raggiunge il valore massimo di 110 giornate (112 nel 2013) e la concentrazione media annua (46 microgrammi/m3) è la più elevata tra le città capoluogo.

Segue Torino, dove però si registra un calo sia nel numero di giornate oltre i limiti della media giornaliera del PM10 (94 nel 2014, con superamenti rilevati in tutte le centraline del comune), sia nei valori delle concentrazioni medie annue di PM10 (da 48 microgrammi/m3 a 40 microgrammi/m3, il limite superiore individuato dalla normativa a tutela della salute umana) e PM2,5 (che scende sotto il limite, passando da 29 a 24 microgrammi/m3). Milano, nonostante la riduzione dei giorni di superamento del PM10 (da 81 a 68) e il leggero calo rispetto al 2013 del PM2,5 (da 35 a 32 microgrammi/m3) fa registrare per quest'ultimo il valore più elevato.

Anche a Cremona la concentrazione media annua del PM2,5 supera il limite (27 microgrammi/m3, stabile rispetto al 2013) e i livelli del PM10 sono alti: i giorni di superamento passano da 73 a 71, mentre la concentrazione media annua (37 microgrammi/m3) resta prossima alla soglia di rischio. In deciso peggioramento i parametri del PM10 a Palermo e Cagliari, sia per i giorni di superamento della media giornaliera (rispettivamente da 34 a 64 e da 35 a 65), sia per la crescita della concentrazione media annua oltre la soglia ammessa.

Considerando gli altri grandi comuni oltre i limiti per i superamenti giornalieri delle polveri PM10, solo a Roma la situazione è sostanzialmente stabile (il numero massimo di giorni passa da 41 a 43 nel 2014), mentre migliora a Napoli, dove si scende da 120 a 40 giorni e si ridimensiona l'allarme per l'inquinamento da polveri registrato nel 2013. I giorni di superamento diminuiscono anche a Verona (da 79 a 43), Venezia (da 74 a 66) e Padova (da 68 a 59). Ciononostante, la presenza di polveri sottili permane diffusa in questi contesti, dove in tutte le centraline operanti si supera la soglia ammessa per più di 35 giorni annui.

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